Nell’immaginario collettivo chi dorme molto fa una vita sedentaria e monotona. Al contrario, sembrano elevarsi a super-uomini e super-donne coloro che lavorano fino a tardissimo, fanno notti brave e, in generale, dormono poco.
In realtà abbiamo numerose volte sottolineato come un sonno di buona qualità, di almeno 6-8 ore al giorno, sia rigenerativo sia del sistema nervoso che del fisico. Inoltre, da una recente ricerca promossa dall’università di Lubecca, Tubinga e Uppsala, il buon sonno sarebbe anche amico della linea.
Lo studio, presentato all’Annual Meeting of the Society for the Study of Ingestive Behavior (SSIB) e basato su una serie di studi epidemiologici, dimostrerebbe che gli individui sottoposti tutti i giorni a meno ore di sonno di quelle dovute hanno una maggiore incidenza di rischio obesità e diabete di tipo 2.
Perché? Secondo lo studio, chi dorme meno ha più appetito, per la maggiore presenza nel sangue della grelina, l’ormone della fame.
Brutte notizie, inoltre, per chi passa spesso le notti in bianco: lo studio dimostrerebbe anche che la quantità di energia che dovrebbe essere bruciata durante il sonno va ad aggiungersi, invece, alla sensazione di fame, portando un aumento del peso nel corso del tempo.
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Importante è anche la qualità del sonno. Non pensate mai che dormire sia tempo perso e dedicato al rito dell’andare a dormire di sera, il suo tempo e il suo spazio. Fate un bagno caldo, curate la temperatura della stanza dove dormite (né calda né fredda) e lasciate un po’ di luce naturale penetrare nella camera: al mattino vi servirà per regolare l’orologio biologico e svegliarvi in tutta serenità. Più la qualità del vostro sonno è buona e più tutti i rischi connessi a un cattivo sonno sono evitati.