Tutti sanno che il fumo fa male e può portare alla morte, è altrettanto noto come anche il fumo passivo sia dannoso, a volte anche più di quello diretto, pochi però pensano alle conseguenze del fumo di terza mano! Qual è? Si tratta dei residui di fumo che rimangono in casa tra pareti, tende, vestiti, oggetti, ecc.
A detta degli esperti del Lawrence Berkeley National Laboratory che hanno recentemente pubblicato il loro studio sulla rivista Mutagenesis, questo fumo sarebbe ancora più pericoloso degli altri due perché, rimanendo presente anche per lunghi anni nell’ambiente domestico, sarebbe in grado di provocare danni al DNA. I ricercatori statunitensi hanno notato, infatti, come i residui di fumo rimangano per molto tempo attaccati agli oggetti di casa e ai muri diventando giorno dopo giorno più dannosi per l’organismo umano. L’esposizione cronica a queste sostanze sarebbe peggiore che un’esposizione acuta ma di pochi minuti.
Ecco le conclusioni a cui sono arrivati gli studiosi dopo aver utilizzato 2 test in vitro per valutare la genotossicità del fumo di terza mano: «Questo è il primo studio a scoprire che il fumo di terza mano è mutageno – ha dichiarato Lara Gundel, come riportato da La Stampa – Le nitrosammine specifiche del tabacco, alcuni dei composti chimici nel fumo di terza mano, sono tra i più potenti agenti cancerogeni che ci sono. Restano sulle superfici, e quando quelle superfici sono vestiti o tappeti, il pericolo per i bambini è particolarmente grave».
Quello che hanno scoperto i ricercatori è molto preoccupante dato che questo tipo di fumo riesce a causare danni ossidativi al DNA e a rompere i filamenti di cui è composto, tutto ciò può comportare gravi conseguenze come la mutazione dei geni e quindi la comparsa di malattie, tra cui il cancro.
Pensateci bene, quindi, quando accenderete la prossima sigaretta e considerate che la vostra scelta dannosa si può ripercuotere anche su chi vi è più vicino!
Francesca Biagioli
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