L’uso del telefono cellulare e apparecchi wireless aumenta il rischio di ammalarsi di cancro? La risposta definitiva al dubbio che ci assilla da anni questa volta proviene da una fonte davvero autorevole: l’International Agency for Research on Cancer dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità.
I ricercatori si sono da sempre occupati dell’uso delle tecnologie e delle eventuali implicazioni sulla nostra salute, scoprendo, ad esempio, che l’uso del cellulare può alterare la nostra attività celebrale, provocare ronzio nell’orecchio e, addirittura, far diminuire la quantità di sperma.
Ma negli anni abbiamo anche assistito a continue smentite sul legame tra cancro e tecnologie.
Ora il rischio è stato accertato, almeno a parere dell’Agenzia, e riguarderebbe in generale i campi elettromagnetici di radiofrequenza, telefonini inclusi. Il team della ricerca, composto da 31 esperti dell’International agency for research on cancer (Iarc), si è incontrato nei giorni scorsi a Lione e “ha raggiunto questa conclusione basandosi sull’analisi degli studi epidemiologici effettuati sugli esseri umani”, ha spiegato Jonathan Samet, presidente del gruppo di lavoro.
In particolare sono emersi forti prove che collegherebbero i campi ai tumori del nervo uditivo, come il glioma e il neurinoma acustico. Gli esperti hanno sottolineato che serviranno ulteriori ricerche prima di avere conclusioni definitive: “La nostra classificazione implica che ci può essere qualche rischio, – ha aggiunto l’esperto- nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l’esposizione, come l’uso di auricolari o il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile“.
Dunque, sebbene sia fondamentale condurre ulteriori ricerche, l’Oms rilancia di nuovo l’allarme.
E mentre attendiamo con ansia i risultati completi di questa ricerca, che saranno saranno pubblicati sul numero di luglio del Lancet Oncology, ricordiamo che, nonostante le poche certezze, lo scorso 27 maggio il Consiglio d’Europa ha deciso, secondo il principio di precauzione, di proibire i telefonini e i collegamenti wi-fi nelle scuole, con lo scopo di ridurre i pericoli derivanti dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
Forse sarebbe il caso di seguire lo stesso principio anche nelle nostre case…
Roberta Ragni