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Prima colazione, una sana abitudine da recuperare

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Smartphone batte colazione uno a zero. Proprio così. Nonostante gli esperti si sgolino a dire quanto sia una buona abitudine sedersi a tavola la mattina e dedicare un po’ di tempo a una sana e corretta prima colazione, non solo noi italiani siamo super-veloci con caffè e –se va bene– brioche, ma, visto l’andazzo, rischiamo anche di prendere le cattive abitudini degli statunitensi.

Alcuni studi, infatti, sottolineano come gli americani al mattino siano più attenti a riaccendere lo smartphone piuttosto che a prepararsi le care vecchie uova e bacon.

I primi a percepire questo cambiamento sono stati i colossi delle telecomunicazioni americane come Verizon. Il loro traffico si sarebbe concentrato alle sette del mattino.

Insomma, cucina e bagno possono aspettare, l’importante è collegarsi di nuovo, e subito, col mondo esterno.

…e in Italia?

Quanto al Belpaese, Eurisko ha rivelato che anche il popolo italico non è assolutamente in linea con le raccomandazioni dei nutrizionisti.

Il 15% degli italiani, difatti, si dedica solo a un caffè e via. Il 25% si concede in fretta e furia cappuccio e brioche al bar, mentre l’8% dichiara di non mangiare proprio niente. In definitiva, il 66% degli italiani afferma di dedicare alla prima colazione meno di 10 minuti e il 55% la fa da solo. Quelli che, invece, al primo pasto della giornata non ci rinunceranno mai sono il 15%.

Sulla ricerca dell’Eurisko si sono confrontati gli esperti delle società scientifiche italiane per redigere il “Documento di consenso sul ruolo della prima colazione nella ricerca e nel mantenimento della buona salute e del benessere”. Obiettivo è mettere in risalto i benefici della prima colazione sana sulle abitudini alimentari e sulla prevenzione di numerose malattie.

Secondo gli esperti, la prima colazione dà l’energia necessaria per affrontare le attività di tutta la giornata. Comporta anche una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e di diabete mellito. Inoltre, i carboidrati complessi consumati con pane, fette biscottate o cereali, insieme alle proteine e ai grassi del latte e dei suoi derivati, conferiscono un indice glicemico ridotto, modulano la sazietà e controllano l’appetito.

In pratica, chi fa sempre colazione ha livelli di assunzione più elevati di fibra, calcio, vitamine e minerali e più bassi di grassi, colesterolo e calorie totali.

Insomma, non ci resta che prendere nota su come migliorare la nostra prima colazione.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania