Sacrosanta verità. E noi di wellMe l’abbiamo sempre detto: una risata possiede indiscutibili poteri curativi.
Oggi, una ricerca condotta dall’Università del Maryland e presentata a Parigi al Congresso europeo di Cardiologia ci svela anche che solo 15 minuti nell’arco di una giornata di pure, sane, grasse risate giovano al cuore al pari di una corsetta all’aria aperta.
Basta un buon film comico per avere un piccolo effetto positivo, come spiega il professor Roberto Ferrari, past president della European Society of Cardiology (ESC) e presidente della “Fondazione Anna Maria Sechi per il Cuore” (FASC). Tutto merito delle endorfine che vengono liberate dal cervello e che “agiscono sull’endotelio, il rivestimento dei vasi sanguigni, e favoriscono il rilascio di ossido nitrico: questa sostanza dilata le arterie, riduce l’infiammazione, impedisce al colesterolo di depositarsi sulla parete delle coronarie e previene la nascita di trombi“, chiarisce Ferrari.
Insomma, risate su prescrizione anche per chi ha avuto un infarto: è questa l’idea di Michael Miller, autore dello studio, secondo il quale “per verificare fino in fondo gli effetti positivi della risata bisognerebbe studiare persone che hanno avuto un infarto e verificare se l’aggiunta alle cure farmacologiche standard di un programma di emozioni positive su base regolare, può davvero aiutarli a prevenire una seconda crisi cardiaca“. E risate anche per scongiurare gli effetti devastanti della crisi economica: i cardiologi, infatti, prevedono che nel prossimo anno si possa verificare un aumento del 15% degli infarti.
Le malattie cardiache sono la prima causa di morte nel mondo. In Italia sono circa 5 milioni le persone affette da cardiopatia ischemica, mentre l’infarto del miocardio ogni 12 mesi colpisce circa 200 mila persone.
Germana Carillo