Su tutti i pacchetti di sigarette e tabacco c’è scritto che il fumo nuoce gravemente alla salute e provoca il cancro. Eppure sembra che la maggior parte delle persone non si preoccupi in prima battuta di questo, quanto piuttosto del fatto che il fumo può provocare impotenza ed invecchiamento precoce della pelle e sarebbero proprio queste le motivazioni principali per cui smettere.
A dirlo è uno studio britannico della St Andrews University pubblicato sull’Health Educational Journal e condotto su 19mila fumatori a cui è stato chiesto di rispondere a delle domande online. Il risultato è stato abbastanza sorprendente, la maggior parte dei partecipanti infatti non ha messo il cancro al primo posto nella classifica di motivazioni per cui sarebbe il caso di smettere di fumare.
Per le donne è soprattutto la paura di veder comparire sul proprio volto precocemente delle rughe e per gli uomini il terrore dell’impotenza. Queste le ragioni predominanti per cui dire addio al fumo secondo gran parte degli intervistati.
Perderebbe quindi un po’ di efficacia la nuova direttiva europea sui tabacchi voluta dalla Commissione europea che incentiverebbe la stampa sui pacchetti di sigarette di immagini forti relative ai danni che il fumo provoca in particolare ai polmoni. Alla luce di questo sondaggio gli esperti si stanno interrogando se non sia il caso di diversificare le immagini a seconda che quella determinata marca di sigarette sia più venduta alle donne o agli uomini. Colpire il loro punto debole, quindi, potrebbe essere la strategia vincente nella lotta contro il fumo.
Ma davvero sono più importanti le prestazioni sessuali e l’aspetto giovane del proprio viso piuttosto che la salute complessiva del proprio organismo che con il fumo ha maggiori probabilità di ammalarsi di gravi patologie? Nell’era dell’apparenza non c’è molto da stupirsi!
Ma forse non è davvero così. A spiegare gli aspetti psicologici più reconditi di questo sondaggio è Paola Vinciguerra, presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico: ”La morte viene tenuta emozionalmente lontana. Tutti sappiamo che c’è, ma e’ proprio questo il motivo per cui tendiamo ad illuderci che non ci riguarda. Proprio perché tenuta emozionalmente lontana, non sarà la paura della morte a farci cambiare idea per esempio sul continuare o meno a fumare, in virtù di questo meccanismo di difesa, sono altre le paure che potrebbero farci smettere. Sono le paure che sentiamo vicine: la vecchiaia per le donne, la perdita di virilità per gli uomini“.
Francesca Biagioli
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