Al grido di “I love knitta” negli ultimi anni si sono creati gli incontri più cool nel panorama dell’entertainment italiano.
Una mania che, come al solito, arriva dal mondo a stelle e strisce. Un nuovo ballo? Un nuovo modo di tenersi in forma? Una nuova mania cinematografica? Beh no! Si tratta di una cosa molto più originale! E il motto tradotto in italiano è: “Io amo sferruzzare“! Ebbene sì. Ad impazzare È il ritorno del classico e tranquillo lavoro a maglia.
In America, i “Knitting Group” organizzati da negozi di maglia, bar e gallerie d’arte, sono già diventati un fenomeno. È persino nata una comunità di knit-maniaci che interviene sul paesaggio con i lavori a maglia. Hanno cominciato col ricoprire le antenne delle auto in sosta, poi hanno rivestito pali e piloni, fino ad arrivare al restyling di alcune pietre della Grande Muraglia.
La velocità di diffusione di questa mania sarà forse dovuta alla facilità di trasporto dei materiali, o al senso di appartenenza ad una “famiglia allargata” sempre rilassata e pronta a consigli. E non solo di tipo pratico! Si conoscono persone nuove in un modo che è totalmente agli antipodi con la chat e con la tendenza generale degli ultimi anni di trincerarsi dietro pc e nickname.
E la kint-mania, aiutata anche dalle celebrites hollywoodiane, ha attraversato l’oceano approdando in Europa. Persino i francesi si sono fatti prendere la mano, tanto che le ricerche rivelano che un uomo su tre ha questa mania. Eh sì, a quanto pare in tutta Europa anche i maschietti si sono dati allo sferruzzamento.
In Italia a vincere il premio per la lungimiranza è stata Milano, invasa da modelle sferruzzanti nei back-stage delle sfilate. E in un batter d’occhio ecco partire una serie di eventi e appuntamenti.
Tutti si sono organizzati per ospitare i seguaci del knitting: locali, siti internet e community virtuali spopolano. Ma è soprattutto il web a furoreggiare, permettendo lo scambio di modelli, foto e consigli di realizzazione. Si è creato una sorta di circolo virtuoso fra appassionate di maglia e uncinetto che decidono di aprire un blog per condividere le loro creazioni, e blogger di lunga data che decidono di dedicarsi a questa attività e cercano sul web modelli e social network a cui chiedere aiuto.
I siti di riferimento più popolari sono www.ravelry.com e www.freepatterns.com. Ovviamente sono in inglese, come quasi tutti i siti e le community dedicati a questo argomento. Se la cosa vi mette in difficoltà – soprattutto se ancora non sapete da che parte si impugnano i ferri – non preoccupatevi, basterà scaricare l’utilissimo Betta’s Knitionary: un vero e proprio dizionario knit-maglia (inglese-italiano) che spiega le varie abbreviazioni usate in inglese.
Naturalmente, il knitting è più divertente se in compagnia. In tutta Europa fioccano le iniziative per sferruzzare gratis ovunque: dalla libreria al bar, dalla merceria al ristorante. Per essere sempre informate su tutte le iniziative, i due siti da tenere d’occhio sono: www.knitonthenet.com, per gli eventi esteri, e www.do-knit-yourself.com per quelli italiani.
Ma al di là dell’aspetto più fashion, creare da soli capi d’abbigliamento vi permette di indossare capi unici e speciali. È stato anche dimostrato che sferruzzare aiuta a combattere lo stress. A questo punto, non resta che scatenare la fantasia e scegliere con cosa cimentarsi. Magari per creare un regalo di San Valentino assolutamente unico.
E allora, un caffè macchiato e un gomitolo rosa. Sferruzzare non è più un hobby da nonne!