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I turnisti? Sono più a rischio di patologie cardiache

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Quando il lavoro rappresenta un serio rischio per la salute. Stiamo parlando delle persone che, impiegate in professioni che richiedono loro di effettuare turni in orari vari, in particolare la notte, sono più esposte alla possibilità di venir colpite da un attacco di cuore, un ictus o un problema coronarico.

È quanto sostiene una ricerca pubblicata sul British Medical Journal, la più vasta finora mai presentata, perché raccoglie i dati di 34 studi precedenti, coinvolgendo due milioni di lavoratori. La ricerca, svolta da un team di studiosi coordinati da Daniel Hackam dello Stroke Prevention and Atherosclerosis Research Centre, in Canada, ha dimostrato che i lavoratori su turni irregolari, soprattutto notturni, presentano un rischio del 23% più alto di avere un attacco di cuore rispetto agli impiegati su turni regolari, del 24% in più di avere problemi coronarici e del 5% più alto di avere un ictus. Il dato confortante è che a tali percentuali di rischio sensibilmente più elevate della media non corrisponde poi una mortalità più alta.

Quali sono le ragioni di questa maggiore pericolosità dei turni per la salute cardiaca? Il problema è rappresentato dalla loro irregolarità, che impone stili di vita, e dunque anche scelte alimentari, non equilibrate ed in linea con le esigenze ed i ritmi biologici dell’organismo. La regolare alternanza sonno-veglia viene compromessa, si evidenzia uno stato di continua sovreccitazione del sistema nervoso, con i conseguenti rischi di aumento di problemi di obesità e colesterolo alto; a ciò va aggiunto il fatto che, i disturbi di insonnia, spesso legati ai turni irregolari, determinano una più alta probabilità di essere soggetti ad attacchi di cuore.

Visto che non è possibile per tutti modificare gli orari di lavoro, si rende necessaria una campagna di prevenzione che spieghi accuratamente i sintomi collegati alle patologie cardiovascolari, consentendo così ai soggetti potenzialmente più esposti di riconoscerli e trattarli tempestivamente. Accanto a questo, restano sempre validi gli inviti a compiere scelte, sul piano alimentare ed in generale sullo stile di vita, che riducano i rischi connessi ad ipertensione e colesterolo alto.

Francesca Di Giorgio

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