Vacanze, vacanze: alzi la mano chi di voi, magari proprio seduto alla scrivania dell’ufficio sommersa di carte, non si concede ogni tanto una pausa di evasione pensando alle ferie estive, ormai non più tanto lontane?
E c’è chi, tra qualche taglio ad altre spese, risparmi messi da parte ed abilità nel catturare le offerte più vantaggiose, è riuscito già a prenotare una bella vacanza di quelle sali-in-aereo-e-per-due-settimane-non-pensare-a-nulla. Un bel sogno, vero? Ma se siete sicuri che, una volta iniziato il viaggio, non ci saranno più fastidi di alcun genere, forse non avete messo in conto l’incognita “vicino di posto in aereo”.
Già, perché un compagno di volo particolarmente molesto, può rendere piuttosto irritante il viaggio, tanto più che il vostro cervello aveva ormai inserito la modalità voglia di relax completo.
Quali sono i vicini di posto più fastidiosi in aereo? Quelli insomma che dobbiamo proprio augurarci di non incontrare se vogliamo che le nostre tanto sospirate vacanze partano con il piede – anzi, in questo caso con il volo – giusto?
Si tratta delle persone che non sono in grado di rispettare gli spazi, quelle che tendono ad estendersi oltre i limiti del posto loro assegnato. A rivelarlo è un sondaggio condotto da lastminute.com, leader online nella prenotazione di viaggi ed idee per il tempo libero.
Secondo il sondaggio internazionale – effettuato su un campione di 6.000 viaggiatori, appartenenti a 5 paesi europei (Inghilterra, Francia, Spagna, Italia e Germania) – il vicino peggiore in aereo, che rischia di compromettere l’andamento della vacanza, è, appunto, quello che occupa troppo spazio (60%).
Seguono a ruota nella classifica europea i bambini in lacrime (59%) e i passeggeri ubriachi (53%).
Ed in particolare, cosa ne pensano gli italiani? Siamo in linea con i dati europei: al primo posto, nella classifica nostrana dei vicini di aereo più indesiderabili, risultano quelli che si allargano sui sedili altrui (53%); seguono bambini urlanti (52%) e passeggeri che hanno alzato troppo il gomito (41%) Il 37% degli italiani, inoltre, non sopporta chi mangia in modo rumoroso, il 36% confessa di essere infastidito dalle conversazioni ad alta voce e il 31% dagli applausi dopo l’atterraggio, mentre il 25% sarebbe più felice di non avere sempre a fianco vicini logorroici. Solo il 21% si sente disturbato da vicini che russano rumorosamente e il 15% da chi ascolta musica a volume troppo alto, anche se con gli auricolari. Infine l’8% del campione si infastidisce per un vicino troppo pieno di attenzioni.
Il sondaggio svolto dal lastminute.com rivela che esistono anche differenze tra le varie nazionalità, segnale del fatto che ogni paese ha una diversa percezione dei comportamenti che possono essere definiti fastidiosi: le coppie che flirtano tra i sedili infastidiscono il 13% degli inglesi, mentre solo il 2% dei francesi lo trova sconveniente.
Anche fra uomini e donne emergono differenti punti di vista: infatti se un vicino troppo pieno di attenzioni infastidisce il 10% delle donne, gli uomini si sentono più lusingati e solo il 5% trova fuori luogo una vicina ‘civettuolà.
Ma quali sono i rimedi degli europei per affrontare queste noie durante il volo? A dispetto della nostra fama di popolo con la lamentela sempre in bocca, secondo il sondaggio di lastminute.com, gli italiani risultano essere i più pazienti: due su tre (66%) non si lamentano e sopportano in silenzio, come fanno il 61% dei tedeschi. Il 31% dei francesi opta per una strategia di difesa con contrattacco, infilando nelle orecchie gli auricolari e alzando la musica a tutto volume, mentre il 23% degli inglesi confessa di risolvere il problema pagando un extra per avere un posto vicino al corridoio, per avere una via di fuga agevole in caso di vicino irritante. Gli spagnoli, forse i più previdenti fra gli europei, nel 23% dei casi chiedono al check-in un posto vicino alle uscite di sicurezza o in testa all’aereo per stare più comodi.
Se la strategia del pagamento extra non dovesse sortire effetti, gli inglesi sono pronti a ricorrere a soluzioni estreme: il 25% confessa, infatti, di affidarsi ad un drink per sopportare le situazioni più fastidiose, mentre l’11% porta con sé una pillola di sonnifero da prendere subito dopo l’imbarco, sperando in un effetto immediato; il sonno, dunque, come ultima strategia di fuga da una realtà insopportabile.
E voi? Quale tipo di vicino in aereo vi darebbe più fastidio? State pensando a quale strategia adottare per resistere alla sua vicinanza?
Francesca Di Giorgio