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Vita spericolata? Ecco a cosa porta la sregolatezza

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“Oziosa giovinezza a tutto asservita”

scriveva Arthur Rimbaud. Non si deve certo arrivare a tanto, ma un interessante dossier trasmesso dalla CNN spiega le conseguenze di una giovinezza vissuta spericolatamente.

La prestigiosa emittente statunitense ha messo in luce gli effetti a lungo termine ai quali vanno incontro i giovani che vivono fra vizi e stravizi.

In particolare, si parla di alcool, fumo e sesso non protetto. Il dossier non si sofferma nei dettagli di quelle che sono le droghe “pesanti”, come l’eroina ad esempio, ma su quelle delle quali troppo spesso si abusa a 20 anni in maniera disinibita, molto leggera e con una certa dose di inconsapevolezza.

I danni causati sono numerosi, tra i più vari, e vanno valutati in base al tipo di eccesso.

Ad esempio, se si è fatto per lungo tempo sesso non protetto si può manifestare, anche dopo svariati anni, l’epatite. Se, invece, avete avuto molti partner, è necessario sottoporsi a delle analisi del sangue, pap test e una visita dal ginecologo o dall’andrologo.

Se si è bevuto molto da giovani e si è stati soliti, specialmente durante il fine settimana, provare più drink nella medesima serata, sappiate che il fegato non godrà certamente di ottima salute.

Per i fumatori, come per gli alcolisti, vale sempre la stessa “soluzione”: smettere. Il tabagismo produce conseguenze deleterie a lungo termine.

Se da giovani vi siete accesi una bella media di sigarette al giorno aspettando l’autobus o atteggiandovi a divi(-ve), gli effetti collaterali sono in agguato. Uno di questi è la Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) che si manifesta con tosse e affanno anche durante la stagione calda.

Per coloro che nella giovane età hanno abusato del cosiddetto “junk food”, ovvero “cibo spazzatura“, il dottor John P. Foreyt, direttore del Centro di Ricerca Comportamentale del Baylor College Of Medicine americano, consiglia di eliminare questo tipo di abitudine alimentare per gradi, altrimenti risulta tutto molto ostico.

Gli specialisti intervistati consigliano una dieta sana, povera di grassi e carne, ricca di pesce, frutta e verdure. Ci esortano a praticare uno stile di vita sano, una costante attività fisica e ad eliminare ogni eccesso.

Inoltre, invitano ad accertarsi clinicamente della condizione di salute attraverso un check-up totale, comprensivo di visita cardiologica e specialistica, a seconda dello stile di vita che si è tenuto da giovani.

Ma allora com’è che Mick Jagger, classe 1943, è ancora carismatico e vibrante quando, sinuoso, si muove sul palcoscenico con i suoi Rolling Stones nonostante tutta quella droga che gli circola nel sangue?

Noi, “gente comune”, dobbiamo seguire i dettami canonici, ma per curare le dipendenze e i vizietti delle star ci pensano pool di specialisti e professori plurilaureati. Piccola provocazione, poco salutare e molto caustica.

Come canta la band pisana Zen Circus: “Io quando avevo vent’anni avevo sonno“. Vale a dire che chi scrive non beveva, non fumava, faceva poco sesso e non assumeva né droghe leggere e pesanti né caffeina (e un po’ me ne compiaccio, nda).

Tornando ai ranghi, però, la raccomandazione per le lettrici è la seguente: siate lungimiranti, perché già dopo i trent’anni si raccolgono i frutti di quello che abbiamo seminato, di ciò che siamo stati o di ciò che non siamo voluti diventare.

Per le più vanesie, ricordiamo che il fumo e l’alcool, non solo ledono mortalmente la salute, fanno venire le rughe anche in età abbastanza precoce.

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