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Per dimagrire servono i grassi!

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Quelli buoni, però.

Pensate che il segreto della buona riuscita di una dieta dimagrante si nasconda dietro l’eliminazione dei grassi? Niente di più sbagliato: i grassi non sono la causa primaria dell’accumulo dei chili in eccesso e il loro consumo è indispensabile, qualsiasi dieta si stia seguendo.

Secondo un recente studio condotto da alcuni ricercatori di Boston, eliminare i grassi dalla propria dieta, a differenza di quanto si è sempre pensato, non favorisce il processo dimagrimento, bensì lo rallenta. Dal confronto di circa 300 calorie di base è risultato infatti, che non tutte le calorie sono uguali: ognuna ha un proprio ruolo e una propria importanza, oltre che per la buona salute anche per la perdita di peso.

Il dottor David Ludwig, direttore del centro di prevenzione dell’obesità del “Boston Childern’s Hospital”, afferma che, ai fini del dimagrimento, è necessario eliminare i grassi raffinati, ma non quelli integrali (verdure e legumi), che vanno consumati in modo costante in quanto sono indispensabili per la buona salute.

L’importanza del consumo dei così detti carboidrati “buoni” è dato dalle conseguenze deleterie alle quali si può andare incontro seguendo un regime alimentare che le esclude del tutto, l’abolizione dei grassi integrali genera infatti sull’organismo effetti biologici negativi come: l’ aumento dei livelli del cortisolo nel sangue, che induce a insulino-resistenza e l’incremento dei livelli di proteina C-reattiva che favorisce il rischio cardiovascolare.

Dunque per dimagrire non c’è bisogno di eliminare tutti i tipi di grassi, basta fare solo una giusta selezione, di conseguenza, come possiamo vedere, il famosissimo “conto delle calorie”, che viene effettuato all’atto della costruzione di una dieta, si può definire quasi inutile; questo lo dimostrano i risultati della ricerca di Boston, dove l’equipe medica, mettendo a confronto individui che hanno seguito tre diverse tipologie di dieta: la Dieta Atkins (a basso contenuto di carboidrati), la dieta povera di grassi e quella a basso contenuto di glicemi, ha scoperto che i migliori risultati sono stati ottenuti dagli individui che hanno seguito una tipologia di dieta a basso indice glicemico.

Gli individui che hanno seguito le altre due tipologie di dieta (dieta a basso contenuto di carboidrati e dieta povera di grassi) hanno ottenuto risultati a dir poco deludenti: solo 1 persona su 6 riesce a mantenere il 10% dei chili persi, le 5 restanti riprendono tutti i chili, spesso anche molto velocemente.

Italia Imbimbo

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