Coca Cola lancia negli Usa una campagna contro l’obesità. La famosa bibita, insieme ad altre bevande gassate dello stesso genere, era stata, pochi mesi fa, tra i bersagli centrali di uno spot informativo volto a mettere in guardia bambini, giovani e famiglie dal consumo di tali bevande e focalizzato sui rischi per la salute legati al loro consumo.
Tra tali problemi, oltre a carie, diabete di tipo 2 e patologie cardiache, vi è proprio il rischio obesità, che per un bambino che consuma una bibita gassata al giorno può aumentare del 60%. Che Coca Cola, con la propria nuova campagna pubblicitaria di sensibilizzazione al problema dell’obesità, abbia deciso di correre ai ripari?
La campagna statunitense di Coca Cola prevede la trasmissione di spot pubblicitari attraverso numerosi network, oltre alla diffusione di bibite in versione “diet” anche nei distributori automatici. Attenzione però: che una bibita gassata venga etichettata come “diet”, non significa che essa possa rivelarsi realmente salutare. Esse infatti sono state collegate da studi recenti sia all’aumento di peso che ad un possibile incremento del rischio di depressione.
Gli spot pubblicitari metteranno gli spettatori in guardia dalla quantità di calorie assunte giornalmente, sottolineando come le calorie contino sempre – non importa da dove arrivino – e come un’introduzione di calorie in eccesso, rispetto all’effettivo consumo delle stesse da parte dell’organismo, sia responsabile dell’aumento di peso.
Agli spot pubblicitari si unisce un’iniziativa attivata nella città di New York, in cui entrerà presto in vigore il divieto di vendita di bibite gassate in formato extra-large nei cinema, nei ristoranti e nelle aree pubbliche. L’iniziativa verrà probabilmente imitata da parte del sindaco di Cambridge, in Massachusetts.
A parere della stampa americana, Coca Cola, attraverso tale campagna cercherebbe di tutelarsi dalle pressioni a cui sarebbe stata sottoposta di recente (è d pochi mesi fa la notizia secondo cui uno dei coloranti in essa contenuti potrebbe essere cancerogeno), insieme all’intero settore delle bibite gassate. Per Coca Cola si tratterebbe invece semplicemente di scendere in campo, finalmente, all’interno del dibattito legato all’obesità.
Marta Albè
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