La dieta va fatta anche con gli occhi

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Dimagrire mangiando: memorizzate quello che c’è nel piatto

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State a tavola. Guardate intensamente cosa avete nel piatto. Imprimetevelo bene nella zucca. Ottimo. Ora non avrete più tentazioni. Si spera.

A sostenerlo sono alcuni ricercatori dell’Università di Birmingham in uno studio pubblicato on line su Appetite, secondo cui i segnali visivi sono uno dei fattori più importanti per ricordare quello che si è mangiato nelle ore precedenti (per questo è necessario anche avere la tv spenta …) ma anche durante il pasto, per percepire il momento di fermarsi.

I ricercatori hanno lavorato con una trentina di studentesse universitarie di età media di 20 anni e normopeso divise in 3 gruppi. Tutte dovevano pranzare la stessa cosa e poi fare uno spuntino pomeridiano a base di biscotti a seconda della singola volontà. Quelle del primo gruppo durante il pranzo ascoltavano un file audio che le guidava nelle caratteristiche sensoriali degli alimenti, descrivendo la loro provenienza e la velocità con cui masticavano. Il secondo gruppo leggeva un articolo su un argomento legato al cibo, mentre quelle del terzo gruppo dovevano solo mangiare. Risultato: la quantità di biscotti consumata nel pomeriggio dalle ragazze del primo gruppo era di molto inferiore rispetto agli altri due.

E allora, quando siete a tavola gustate e degustate. Metteteci del tempo, masticate bene, memorizzate i sapori, l’aspetto di ciò che mangiate. “Provando ad individuare le caratteristiche globali di aspetto e sapore di un piatto e a cogliere le specificità sensoriali dei suoi ingredienti (pensiamo per esempio alla freschezza data da alcune erbe aromatiche come la menta o al piccante del peperoncino e del curry) si può favorire un processo cognitivo che da una parte rafforza il ricordo e dall’altra aumenta il livello di gradimento e soddisfazione“, nelle parole di Luisa Torri, docente di analisi sensoriale all’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Bra (CN).

In pratica, dedicatevi anima e corpo, anzi, papille gustative e occhi, al cibo. E non ve ne pentirete.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania