Prima dei pasti, sfruttando il suo potere saziante, lontano dai pasti, in sostituzione di un pasto tradizionale: che posto ha la frutta nella vostra dieta? E soprattutto: la frutta fa ingrassare o dimagrire? Una domanda che si pongono in modo particolare coloro che cercano di eliminare qualche chilo di troppo.
Per rispondere a questo interrogativo possiamo prendere come riferimento uno studio svolto presso la Purdue University, negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista Obesity.
I ricercatori hanno preso in esame 34 persone alle quali sono state offerte, in aggiunta all’alimentazione consueta, porzioni di frutta e verdura, pari al 20% del fabbisogno calorico giornaliero, consumate per otto settimane come bevande e per altre otto settimane in forma solida.
Risultato? Nei volontari si è registrato un aumento di peso, di 1,95 kg dopo il consumo di bevande a base di frutta e verdura. Di 1,36 kg dopo il consumo di frutta e verdura solide.
La crescita ponderale è stata maggiore nelle persone che già erano in sovrappeso. Esiti opposti sono stati raggiunti da un’altra ricerca, svolta in Brasile e pubblicata sulla rivista Appetite.
Più di 50 donne in sovrappeso sono state prese in esame dagli studiosi, ai quali sono state offerte porzioni di frutta come spuntini lontano dai pasti. Un gruppo ha ricevuto tre mele, mentre un altro ha ricevuto tre pere.
Le volontarie hanno mostrato un calo di peso, mentre non è stato riscontrato lo stesso effetto in un gruppo di controllo a cui erano stati offerti biscotti di avena con lo stesso apporto calorico e di fibre della frutta, consumati lontano dai pasti.
A fare la differenza, dunque, è il momento in cui si consuma la frutta durante la giornata. Se mangiata come fuori pasto, in sostituzione di altri spuntini, più calorici, può essere utilizzata con tranquillità in regimi dietetici ipocalorici, grazie alla sua capacità saziante e all’elevato contenuto in fibra.
Importante anche la forma in cui viene consumata. Lo sottolinea anche Maria Grazia Carbonelli, direttore dell’Unità operativa di dietologia e nutrizione dell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma
“Se si deve perdere peso, la frutta (due porzioni al giorno, più tre di verdura) andrebbe sempre mangiata fresca, se possibile con la buccia, evitando i succhi che non saziano e portano facilmente a eccedere. Inoltre, è opportuno tener conto delle differenze fra l’una e l’altro tipo: cocomero e fragole apportano rispettivamente un quarto e meno della metà delle calorie fornite da banane o cachi”
E chi non sa resistere al fascino della frutta esotica, come deve regolarsi? Anche in questo caso, sottolinea la dottoressa Carbonelli, è una questione di scelta:
“Meglio preferire la frutta meno zuccherina, come papaya e ananas, rispetto ad avocado e cocco, molto più calorici. Non dimentichiamo però che, venendo da lontano, la frutta esotica perde molte delle sue proprietà nutrizionali”.
La bella stagione offre anche la possibilità di avere a disposizione una maggiore varietà di frutta fresca da consumare. In porzioni singole, o in gustose macedonie, tante possibilità per arricchire di sapore e salute i vostri spuntini, senza danneggiare la linea.