Considerata la regina della salute, la dieta mediterranea, proclamata patrimonio dell’Unesco, e tutti i suoi componenti fanno bene in generale, ma sono il latte e i suoi derivati ad essere fondamentali.
Il CIISCAM (Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee), infatti, pone i latticini sui gradini più alti (primi fra gli alimenti di origine animale) della piramide alimentare moderna: mangiare a colazione latte o yogurt con cereali o fette biscottate e biscotti e poi pranzare con pasta o riso conditi con sugo e formaggio, è il top!
Ricchi di calcio e vitamine, il latte e i suoi simili aiutano non solo i bambini a crescere meglio – soprattutto in sostituzione di merendine e prodotti pieni di conservanti – ma anche a mantenersi in forma, invece di ingurgitare hamburger nei fast food o cibi pronti a casa.
La dieta mediterranea quindi, ricca di fibre, formaggi, latte e olio, è salutare in generale, ma è davvero un toccasana per le giovani donne. Aumenta infatti notevolmente i livelli di cromo e ferro, che sono alla base di una buona salute proprio nelle donne.
Da sempre si discute su quale sia il regime alimentare migliore e da sempre la dieta mediterranea è stata considerata una delle più nutritive e benefiche, ma solo recentemente uno studio dell’Università di Granada pubblicato sul British Journal of Nutrition è giunto alla conclusione che per le donne, per quanto riguarda le loro abitudini alimentari, non ci sono rivali! Dopo aver monitorato 21 ragazze e le loro pause nella mensa del loro collegio femminile, misurando il ferro e il cromo di ogni pasto, i ricercatori hanno constatato che le donne che seguivano questa dieta assumevano ben 110 microgrammi del primo e 18,5 del secondo: quanto basta per soddisfare il loro fabbisogno di un giorno intero! Questa quindi potrebbe essere la quantità necessaria per prevenirne possibili carenze.
Frutta, cereali, verdura cruda, legumi, pesce azzurro ed olio extravergine d’oliva allora sono la ricetta di lunga vita, l’elisir del benessere per le donne che così spesso soffrono di anemie e carenze di ferro. Il gentil sesso può così assicurare al suo corpo il giusto nutrimento – e per di più proprio durante l’età fertile, nella quale occorrerebbe essere più che in forma.
Avendo quindi scoperto che la biodisponibilità di ferro e cromo si dà in questo tipo di dieta, sarà allora auspicabile seguirla, tanto più che è una dieta semplice, ricca di alimenti sani, legata alla tradizione e al territorio di appartenenza, che può davvero farci sentire meglio e darci quella marcia in più per il nostro benessere, ma anche – e perché no? – per la nostra linea!
Valentina Nizardo