Mentre chi segue una dieta è alle prese con porzioni e conteggio delle calorie, uno studio condotto dalla Cornell University, nello Stato di New York, suggerisce che ad essere fondamentale per il controllo del peso non è la quantità, ma il contrasto cromatico tra il piatto e il cibo che contiene.
Secondo Brian Wansink e Koert van Ittersum, autori della ricerca “Plate Size and Color Suggestibility: The Delboeuf Illusion’s Bias on Serving and Eating Behavior“, pubblicata sul Journal of Consumer Research, quando il piatto su cui è posato il cibo e le pietanze hanno lo stesso colore, si tende ad abbondare. Arrivando a superare la dose del 17-22% rispetto a chi utilizza piatti e cibi di colore differente.
I ricercatori lo hanno scoperto dopo aver coinvolto diversi gruppi formati da 60 persone ciascuno. Questi gruppi sono stati sottoposti a un test durante un buffet servito nel corso di una riunione del college nello stato di New York. I partecipanti potevano scegliere tra pasta al pomodoro o con “salsa Alfredo”, condimento “italiano” molto in voga negli States, fatto con besciamella, panna e parmigiano. Il servizio ha servito il cibo in modo casuale sia su piatti rossi che bianchi, mentre ha pesato le porzioni con bilance nascoste.
Bene, volete sapere che cosa hanno scoperto i ricercatori? Che i partecipanti che avevano un basso contrasto tra il cibo e i piatti, ad esempio per la pasta con salsa Alfredo su un piatto bianco o pasta con salsa di pomodoro su un piatto rosso, hanno mangiato ben il 22% di cibo in più, circa 32 grammi, rispetto a coloro che avevano fatto un pranzo con un elevato “contrasto” tra il cibo e la stoviglia, cioè pasta con salsa di pomodoro su un piatto bianco o pasta con salsa Alfredo su un piatto rosso.
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“Le persone generalmente si servono molto di più su quando hanno un piatto grande di quanto non farebbero con uno più piccolo, perché l’occhio viene ingannato – spiega nel comunicato il professor Brian Wansink – sembra invece che il contrasto dei colori sia un modo per bloccare questa illusione”.
Immaginate che cosa possa significare per il nostro girovita tutto questo, se ripetuto nel tempo.
“Il segreto della perdita di peso è in un paio di piccole modifiche. Una piccola differenza di questo genere, tutti i giorni, potrebbe favorire la perdita di un bel po’ di chili in un anno”, conclude Wansink.
Ricordatelo la prossima volta che sceglierete il piatto della vostra portata. Ne va della vostra linea.