Quanti errori si fanno nelle diete: tanti, almeno quanti sono i nostri convincimenti sbagliati su alcune questioni alimentari.
Il rapporto con il cibo che si traduce nelle abitudini alimentari è spesso scorretto, ingenuo, facilone e dannoso. Esagerati?
Basta leggere i risultati di uno studio canadese attendibile e autorevole, pubblicato sul Journal of Primary Care and Community Health. Questo studio ha messo al setaccio le abitudini di un significativo campione di persone tra i 30 e i 65 anni evidenziando come l’assunzione di calorie da grassi derivi da una serie di cattive abitudini.
Tutte abitudini presenti anche in Europa. Quella più deleteria è la convinzione che saltando un pasto si possa pareggiare il bilancio con le calorie assunte magari il giorno prima.
Salvo poi arrivare al pasto successivo con ancora più fame, mangiando, mediamente, di più. Molto dannosa è anche la scelta dei cibi quando si pranza fuori casa.
In genere si prediligono cibi veloci e precotti, quelli, purtroppo, con una gran quantità di grassi. Non si consuma quasi mai frutta e verdura e, dulcis in fundo, si risparmia anche su una sana passeggiata prima di tornare in ufficio. In particolare, gli italiani sono molto sedentari e non amano fare movimento dopo i pasti.
Queste cattive abitudini rendono inutile qualsiasi tentativo di dimagrimento e sono deleterie per la salute, negli anni.
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In linea di massima si consiglia di prediligere la qualità dei cibi rispetto al prezzo basso e alla quantità e di consumare anche della frutta, soprattutto nelle pause, preferendola agli snacks.
Inoltre sarebbe bene usare al minimo l’auto o parcheggiare a dieci minuti dal posto di lavoro in modo da “essere costretti” a fare un pezzo a piedi. La vostra linea e soprattutto la vostra salute ringrazieranno e voi, vi sentirete molto più tonici e attraenti!