Come fare a resistere alla lasagna e riuscire a ordinare una delicata insalatina? Prova a sedere a tavola con un uomo, la sua presenza potrebbe indurti a scegliere pietanze meno caloriche.
Secondo uno studio, il genere maschile o femminile dei commensali influenzerebbe la scelta del cibo. Solo per le donne però: i maschi non mostrerebbero la stessa sensibilità e per loro non cambia praticamente nulla se a tavola siedono a fianco di esponenti dell’altro sesso, se mangiano in gruppo, oppure da soli. Le donne, invece, si lascerebbero condizionare molto di più dal genere e dal numero di commensali.
A sostenerlo è un gruppo di ricercatori del Center for Medical Education dell’università McGill di Montreal. Coordinati dalla dottoressa Meredith Young, i ricercatori hanno osservato il comportamento a tavola di 469 persone tra maschi e femmine, in tre tavole calde universitarie.
Le persone osservate erano variamente divise in gruppi, anche se il gruppo prevalente era composto da due persone. I ricercatori hanno poi registrato le loro scelte alimentari, aiutandosi per il calcolo delle calorie delle pietanze scelte con un sito dedicato al conteggio delle calorie. Secondo i dati raccolti, gli uomini hanno consumato pasti più calorici, in media sulle 716 calorie, mentre la media delle donne era di 609 calorie.
Ma ecco gli aspetti interessanti: il numero delle calorie ordinate dalle donne calava sensibilmente, fino a 552, ogni volta che queste condividevano il pasto con un uomo, mentre aumentava fino a 655 in compagnia di altre donne. Quindi attenzione ai pranzetti fra amiche! E se poi una donna mangia con più di un uomo, le calorie tenderebbero a scendere ulteriormente. Inoltre meno dell’8% del campione osservato ha scelto di mangiare da solo, segno che in quelle caffetterie universitarie mangiare è un’attività sociale, sottolineano i ricercatori.
Ora qualche lettrice sta cercando di collegare questo studio alla propria esperienza? Bene, c’è un avvertimento: non sperate che vostro marito o il vostro partner vi facciano questo effetto “contenitivo”. In apertura dell’articolo – pubblicato sulla rivista specialistica Appetite – i ricercatori citano diversi studi precedenti, tra cui alcuni che hanno già dimostrato che si mangia tranquillamente di più in compagnia del proprio coniuge, di amici e anche di parenti (deCastro 1994 e 1997).
Per quanto riguarda la spiegazione di questo comportamento alimentare femminile, gli stessi studiosi sottolineano che non è ancora del tutto chiaro il motivo per cui le donne consumano più calorie quando sono tra di loro e invece le diminuiscono in presenza dei maschi. Tra le ipotesi più accreditate c’è la voglia di piacere. In un contesto come quello universitario, in cui – si legge nello studio – non è trascurabile l’intento di fare nuove amicizie e stabilire nuove relazioni, specialmente romantiche.
Forse le donne pensano che il potenziale partner ritenga più attraente una donna che mangia poco. D’altronde, già una lunga letteratura scientifica dimostra come le donne siano considerate più femminili e attraenti quando non si mostrano particolarmente voraci…
Gina Pavone