Anoressia nervosa restrittiva: è questo il nome che indica quel male che distorce la visione del proprio corpo. Non fa mangiare più. Può condurre alla morte.
La causa? Sembra sia quella che alcuni ricercatori italiani guidati dal dottor Santino Gaudio, medico psichiatra, hanno definito come “vulnerabilità specifica nelle aree del cervello coinvolte nella rappresentazione mentale di sé e nella manipolazione della immagini mentali“.
In parole povere, si tratta di vere e proprie alterazioni per le quali chi è affetto da anoressia nervosa teme di ingrassare anche quando è già magrissimo o addirittura in stato di denutrizione.
Lo studio ha usato un nuovo metodo di analisi della sostanza grigia (la cosiddetta Voxel Based Morphometry). Si è in pratica confrontata la sostanza grigia del cervello di 16 adolescenti con anoressia nervosa restrittiva da meno di un anno con quella di 16 ragazze adolescenti sane, utilizzando la risonanza magnetica e la Voxel Based Morphometry.
Le adolescenti con anoressia nervosa avevano meno sostanza grigia nelle aree del cervello coinvolte nella rappresentazione mentale di sé e nella manipolazione delle immagini mentali.
Si legge in una nota: “La scoperta, fatta dal gruppo guidato dal Dott. Gaudio, dà un nuovo contributo alla comprensione del perché queste pazienti hanno un’immagine distorta del loro corpo ed apre la strada a nuove possibili strategie terapeutiche“.
L’articolo è stato pubblicato su Psychiatry research: Neuroimaging
Germana Carillo