Perdere peso a causa dell’anoressia provoca scompensi ormonali: le mestruazioni sono irregolari o addirittura scompaiono e si verifica la cosiddetta amenorrea.
Ciò non significa non poter avere gravidanze indesiderate. Anzi, secondo una ricerca di un team internazionale di ricercatori dell’Università del Nord Carolina e dell’Istituto norvegese di sanità – pubblicata su Obstetrics & Gynecology – le gravidanze non pianificate e gli aborti indotti sarebbero più frequenti nelle donne con disturbi alimentari.
Gli studiosi hanno preso in esame un campione di più di 60 mila donne norvegesi, di cui una sessantina con problemi di anoressia. La metà di queste ha riferito di essere involontariamente rimasta incinta almeno una volta e una su 4 ha abortito. Tra le donne “sane”, invece, si è registrato il 18.9% di gravidanze impreviste e il 14,6% di aborti.
Spiega Cynthia Bulik, coordinatrice dello studio: “L’impressione è che le anoressiche considerino la propria amenorrea come un buon metodo contraccettivo, sebbene non ci siano prove di questa falsa convinzione, anzi l’evidenza dice il contrario”.
Ma cos’è l’anoressia e perché si manifesta? Traumi, malesseri, sofferenze. Tutto si soffoca e sfocia nel rifiuto del cibo, di alimentarsi, di vivere. 3 milioni sono le donne che in Italia soffrono di disturbi alimentari e in troppe considerano erroneamente questa condizione fisica un “riparo” da gravidanze indesiderate. È ovvio che non è così e da qui nasce l’esigenza di dare più importanza a una corretta educazione sessuale. Riferisce Fabiola De Clercq, Fondatrice e Presidente dell’ABA, associazione che dal 1991 si occupa di dare sostegno a chi soffre di disordini alimentari: “Negli ultimi anni stiamo assistendo a una progressiva anoressizzazione delle donne italiane che, pur non arrivando sempre a soddisfare i veri e propri criteri diagnostici della patologia, perdono una o due taglie, bevono alcolici invece che cenare e non riescono ad avere relazioni sentimentali stabili. Il loro comportamento così rigoroso nell’alimentazione non lascia spazio alla cura dei rapporti con l’altro sesso, tendenza questa che si traduce in incontri occasionali e scarsa attenzione alla protezione”.
Germana Carillo