Italiani obesi: nel 2025 saranno 20 milioni i nostri connazionali eccessivamente grassi. Sedentarietà e cattiva alimentazione le cause principali, complice anche la crisi economica che non sempre garantisce la possibilità di un’alimentazione sana e differenziata.
Sono i dati snocciolati dai nutrizionisti dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) in occasione della presentazione della campagna “Obesity day“, grazie alla quale esperti e specialisti dell’Adi saranno a disposizione gratuita dei cittadini in circa 100 strutture sparse su tutto il territorio nazionale.
“Purtroppo le strutture pubbliche e i centri di nutrizione e dietologia che dovrebbero fornire negli ospedali e nelle Asl gli strumenti e le conoscenze per combattere l’obesità – dice Maria Antonia Fusco, past president dell’Associazione italiana di deitetica e nutrizione clinica (Adi) – sono rimaste le stesse degli anni ’60, circa 160. Mentre servirebbero più investimenti e non i tagli della spending review. Quindi centri più avanzati tecnologicamente e con più personale dove poter valutare clinicamente i pazienti, gestirne il percorso ospedaliero e lavorare sull’aspetto educativo“.