Non è un segreto che i cibi ricchi di grassi e calorie vi faranno ingrassare più velocemente. Secondo quanto affermato da una nuova ricerca, alcuni cibi hanno un impatto maggiore sulla nostra vita e sul nostro aspetto fisico rispetto ad altri.
Uno studio su larga scala ha scoperto che gli alimenti a base di patate, come le patatine fritte in busta, hanno un effetto sproporzionato sul variare del nostro peso corporeo nel tempo, rispetto ad altri vizi come l’alcol, caramelle o dolcetti.
Le patatine fritte in busta purtroppo fanno ingrassare progressivamente nel corso degli anni. C’è una grande differenza tra patate cotte o crude, le crude infatti non raggiungono le 100 kcal per 100 grammi, le fritte (sia in busta che quelle che friggiamo in padella) superano le 500 kcal per 100 grammi e vanno quindi consumate con moderazione se si vuole fare attenzione al proprio peso.
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Lo studio
I risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, hanno visto esperti medici dell’Università di Harvard analizzare le abitudini alimentari di 120.000 persone di età compresa tra i 33 ei 60 anni in un periodo di 20 anni. I pesi dei partecipanti sono stati misurati ogni quattro anni, mentre la dieta è stata analizzata accuratamente attraverso dei questionari somministrati ai partecipanti allo studio.
All’inizio tutti i partecipanti al caso avevano un peso perfettamente nella norma, ma nel corso degli anni hanno preso una media di 7 kg. I soggetti con determinate (e poco sane) abitudini alimentari hanno preso più peso di altri.
Le patatine ad esempio, ha rivelato la ricerca, sono state il principale colpevole dell’aumento di peso dei soggetti. Ogni porzione giornaliera da 30 g (circa un sacchetto contenente 20 patatine per 160 calorie) ha portato a un aumento di peso di 700 grammi in 4 anni.
Al contrario, quelli che mangiavano regolarmente dolci e dessert hanno guadagnato solo 185 g di peso in più in quattro anni. Un peso minore rispetto ai soggetti che si sono dedicati al consumo regolare delle patatine fritte.
Altri cibi a base di patate hanno avuto un impatto migliore sull’aumento di peso dei soggetti. Soprattutto per quanto riguarda le patate bollite e al forno che hanno contribuito a 580 g di peso extra in quattro anni. Le bibite zuccherate hanno aggiunto 450 g al peso di un partecipante in quattro anni.
Perché le patatine in busta fanno ingrassare?
Le patate sono un tubero pieno di amido, una sostanza che tende ad assorbire grandi quantità di liquidi. Quando friggiamo questo buonissimo vegetale, poiché la temperatura dell’olio è così alta, la fecola della patata di conseguenza tende a perdere l’acqua al suo interno, quindi questo alimento inizia ad assorbire olio.
Tenendo conto che l’acqua non ha calorie rispetto all’olio che allo stato puro ne ha 9 per grammo, cioè ha grandi quantità di grasso, potete tranquillamente farvi un’idea di cosa succede se mangiamo troppo spesso questi alimenti.
Inoltre, l’olio durante la frittura, converte i suoi grassi insaturi in grassi saturi, cosa non molto salutare per il nostro corpo.
Nonostante ciò si può affermare che è l’equilibrio che fa la differenza, concedersi le patate anche fritte va bene se fatto con equilibrio, è sempre preferibile consumarle cotte al forno, al cartoccio o bollite, la loro bontà resta invariata e garantita.
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Quali alimenti al contrario hanno favorito la perdita di peso?
Da questo studio inglese si evince che ci sono alcuni alimenti che, al contrario, hanno contribuito alla perdita di peso.
Lo yogurt ha mostrato risultati particolarmente impressionanti, aiutando i partecipanti a perdere 370 g in quattro anni. Quelli che mangiavano regolarmente frutta secca o frutta fresca e noci hanno perso rispettivamente 222 g e 228 g.
Anche verdure e cereali integrali hanno contribuito in grande percentuale alla perdita di peso, giovando alla salute dei partecipanti e al loro peso sulla bilancia.
Fonte: dailymail.co.uk