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Pranzi in ufficio? Errori e consigli

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Alzi la mano chi, lavorando in un ufficio, riesce a tornare a casa per pranzo!

Ecco ci sono poche mani alzate. Sono solo coloro che o lavorano sotto casa oppure hanno una pausa pranzo molto lunga da permettergli l’andata e il ritorno dal luogo di lavoro e la preparazione e il consumo del pranzo. Insomma dei recordman!

Quindi il pranzo in ufficio è ormai una prassi d’obbligo e se non c’è una mensa aziendale o se il proprio capo non fornisce ai propri dipendenti i buoni pasto bisogna organizzarsi autonomamente.

Ecco cosa evitare:

  • eliminate dalla vostra dieta in ufficio i cibi troppo conditi, grassi e con salse (in particolar modo, abolite patatine fritte, arachidi salati e caramelle);
  • non saltate i pasti perché ciò rallenta il metabolismo e priva di nutrienti fondamentali per le attività psicofisiche;
  • non esagerate con il caffè se volete evitare ansia e perdita di concentrazione;
  • cercate di uscire dall’ufficio anche solo per qualche minuto. Se è una bella giornata di sole, pranzate su una panchina, socializzate con i colleghi, prima di ripiombarvi sul lavoro (anche una piccola chiacchierata facendo due passi favorisce la digestione e dà carica);
  • evitate di piluccare tutto il giorno. Fate una scorta di semi di anice e di finocchio (che combattono le fermentazioni intestinali e placano la fame nervosa) e di semi di girasole (con acidi grassi essenziali che donano energia alla mente e saziano) da masticare quando arrivano i languorini. Oppure preparatevi una tisana a base di finocchio, anice e cumino.
  • Se poi la fame nervosa non passa, esiste una vera e propria strategia anti-fame sul lavoro a base di auto massaggi con oli essenziali. Si può scegliere tra diversi aromi (tutti dolci perché hanno effetto antifame): vaniglia, arancio dolce o ylang ylang. Versate qualche goccia di olio sull’indice di una mano e massaggiate la base della nuca e dopo picchiettate le sopracciglia per un minuto (e se non dovesse funzionare almeno sarete profumati!).

E adesso, invece, alcuni consigli su cosa mangiare nella pausa pranzo in ufficio. Tutto dipende dall’attrezzatura presente sul luogo di lavoro che può variare dal semplice frigo e/o microonde, alla presenza di una mini cucina con tutta l’apparecchiatura per poter preparare un pranzetto veloce.

Se l’attrezzatura è minimale, allora ci sono poche alternative e bisogna considerare piatti che possono essere preparati la sera prima. La scelta più frequente cade sui panini ma, per non annoiarsi subito, bisogna anche variare il companatico scegliendo non soltanto tra i soliti affettati, che a lungo andare fanno anche molto male. Si possono creare sandwich vegetariani, al tonno affumicato, o al salmone, o con il petto di pollo o tacchino.

Oppure se la sera prima avete preparato un torta salata, una quiche, uno sformato o un polpettone, conservatene una porzione da mangiare a temperatura ambiente (o leggermente riscaldata nel microonde) il giorno dopo.

Anche qui ci sono molte opzioni. Torta di verdure, torta di porri e speck, tortino di zucchine, o di piselli e gorgonzola, o di melanzane al pesto, quiche di zucchine, polpettone di fagiolini. Potete anche portare un piatto di pasta da scaldare (meglio se si tratta di una pasta o risotto al forno) o alternativamente un’insalata di pasta o riso o farro o couscous con le tante varianti che possono ispirare.

Nel corso della settimana potete concedervi una bella insalatona, e qui le possibilità sono infinite e dipendono dal gusto personale. L’insalata è uno dei piatti migliori da preparare per il pranzo, perché leggera, fresca, salutare e versatile.

Se invece c’è il cucinino, chiaramente si possono preparare piatti caldi ma bisogna privilegiare quelli veloci (non bisogna comunque dimenticare che si è in ufficio). Quindi fate scorta di cibi in scatola, o precotti, di condimenti, di paste con basso tempo di cottura, di zuppe e minestre in busta. Insomma cose abbastanza semplici e non troppo pesanti, anche perché altrimenti c’è bisogno della pennichella.

Non dimentichiamo mai di portare anche della frutta, meglio se già tagliata. E infine, se proprio non riuscite fare a meno dei dolci, stabilite con i vostri colleghi un giorno a settimana in cui, a turno, qualcuno porta un dolce fatto in casa (una morbida ciambella, o una crostata di frutta, o un tiramisù) e vi assicuro che anche il lavoro sembrerà meno duro.

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