È vero che bere acqua fa bene, ma non tutti sanno che berne troppa non lo fa per niente! Come tanti altri luoghi comuni su ciò che dovrebbe essere un bene per la salute, anche questo del bere acqua di continuo è un mito da sfatare. Certo per vivere bene occorre idratare il corpo. Ma nella giusta misura!
Se pensate che bere acqua aiuti a dimagrire o serva da solo a eliminare tossine, sappiate che non c’è nessuna prova a riguardo! Infatti per eliminare tossine il corpo ha già il fegato, quindi perché bere troppa acqua per togliere il lavoro all’organo deputato proprio a questo?
Inoltre basterebbe comunque ridurre l’immissione di tossine mangiando meno cibi pieni di sostanze chimiche, stando di più all’aria aperta – quella di ambienti chiusi ha poco ossigeno, quella condizionata poi è filtrata e tossica – e depurando l’acqua con cui cuciniamo.
Certo l’acqua aiuta a eliminare le sostanze tossiche, ma questa eliminazione richiede un lavoro dei reni. Maggiore è la quantità di acqua che ingeriamo, maggiore sarà il lavoro che i reni dovranno compiere.
Inoltre, è vero che il corpo umano è costituito in gran parte da acqua, ma quando la quantità di acqua è in eccesso, il corpo, e in particolare il cuore e i reni, sono costretti a lavorare di più per eliminarla.
Il corpo umano quando ha esigenze fisiologiche parla. Il segreto per vivere bene è saperlo ascoltare! Se necessita di acqua ci dice che abbiamo sete. E allora beviamo pure ma solo quando abbiamo sete e non solo per rispettare la famosa quantità di almeno 1,5 litri al giorno di acqua. Infatti non ha alcun senso dare al corpo qualcosa di cui non ha bisogno!
Tanto più che si rischia di intossicarsi. Ebbene sì. Anche con l’acqua in eccesso si può star male: il sale nel sangue si diluisce e la soluzione che ne risulta è inferiore a quella nelle cellule e negli organi: in questo modo l’acqua passa direttamente negli organi, gonfiandoli e compromettendone la funzionalità, con conseguenze che possono essere anche fatali.
Si potrebbe controbattere che a volte la sete si avverte ad uno stato già iniziato di disidratazione. Certo, è vero, ma non esiste un metodo scientifico per sapere quando si è idratati in modo ottimale.
Sono stati solo verificati i benefici di bere più acqua di quanto suggerito dalla personale sensazione di sete per chi vive in climi torridi – per evitare di disidratarsi nonostante non si senta l’esigenza di bere- o per gli atleti – quando facciamo esercizio fisico si alza infatti la richiesta metabolica di acqua- e anche per chi soffre di particolari malattie – come la recente patologia genetica del rene policistico che necessita che il sale venga maggiormente diluito. Ma non esistono dati simili per le persone sane e che vivono in condizioni normali.
Ma allora chi ha detto che bisogna bere i famosi 8 bicchieri di acqua al giorno? Nessuno studio lo prova e anzi non è ben chiaro in che modo si sia arrivati a questa raccomandazione. Una riuscita campagna di marketing? Forse. Tanto più che questa regola salutistica porta sui tavoli di ristoranti, sulle scrivanie in ufficio, sulle cattedre nelle scuole e nelle mani dei passanti bottiglie e bottigliette di tutte le marche e forme.
Campagna di arricchimento allora e davvero poco sensibile ecologicamente parlando. Già adesso la quantità d’acqua potabile presente sulla Terra è sufficiente solo per la metà della popolazione terrestre e nei prossimi anni si prevede che tale quantità diminuirà sempre più e il prezzo dell’acqua salirà alle stelle. Che faremo allora nei prossimi anni quando l’acqua scarseggerà davvero? Ai posteri l’ardua sentenza.
Per quanto mi riguarda posso solo dirvi di ascoltare non solo la Terra ma soprattutto il vostro corpo: se ha sete bevete, altrimenti perché mai andare contro noi stessi?