Sulla magnifica costa ligure, tra Genova e La Spezia si trova Riva Trigoso, deliziosa frazione marina di Sestri Levante. Si tratta di un caratteristico e antico borgo di pescatori dove, nel terzo fine settimana di luglio, si svolge, da più di quarant’anni, un rito immancabile: la bella e buona sagra del Bagnun. Ma cosa è il Bagnun di acciughe vi starete chiedendo. Il Bagnun è un piatto tipico della marineria ligure, che era molto diffuso sui pescherecci e sui leudi, nato nell’Ottocento e considerato povero perché, in pratica, si tratta di una densa zuppa a base di acciughe, pomodoro, pane e olio.
Gli ingredienti utilizzati, tutti appartenenti alla ricca varietà offerta dalla dieta mediterranea, lo rendono un ottimo piatto dal punto di vista nutrizionale: le acciughe con i loro omega 3, l’olio di oliva, i pomodori con il loro licopene, insomma un vero piatto della salute.
Cosa serve (per 2 persone)
500 g di acciughe (alici) fresche Mezza cipolla Uno spicchio d’aglio 350 g di polpa di pomodoro Olio extra vergine di oliva Gallette di pane (oppure pane secco o tostato) Mezzo bicchiere di vino bianco Sale q.b.
Come si fa
Dopo aver fatto la spesa, magari in un farmer market o un bel mercatino dove trovare i prodotti freschi e genuini, inizia la fase un po’ seccante della preparazione di questa saporita ricetta, cioè bisogna pulire le acciughe eliminando testa e lisca, sciacquarle e metterle da parte. Tritate le cipolle, versate due o tre cucchiai d’olio in una piccola padella e fate imbiondire l’aglio, poi eliminatelo. Versate le cipolle e fatele imbiondire; aggiungete quindi le acciughe pulite e la polpa di pomodoro e un pizzico di sale e successivamente versate un bicchiere di vino bianco. Cuocete il tutto per 5 o 6 minuti a fuoco moderato. Nel frattempo spezzate le gallette di pane (oppure tostate del pane secco, e provate la variante con crostini integrali) e sistematele al centro di due piatti. Quando la zuppa di acciughe è cotta versatela ben calda sulle gallette.
Impreziosite il pasto bevendo un fresco vermentino ligure e… buon appetito!