bere bibite gassate rende aggressivi

Bere bibite gassate rende aggressivi

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Più consumi bibite gassate più diventi aggressivo: è il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Injury Prevention, edita dal British Medical Journal.

Gli studiosi dell’Università del Vermont a Burlington ancora non sanno spiegarci cosa si cela dietro questo strano legame, ma due sono le strade che percorrerebbero:

  1. Bere troppe bibite potrebbe indurre alla violenza a causa di qualche ingrediente che induce alla aggressività, come la caffeina
  2. Il consumo di simili bevande potrebbe essere dovuto al bisogno di assorbire più zuccheri e questo bisogno del metabolismo potrebbe far diventare violenti (per esempio, avere poco zucchero nel sangue potrebbe portare sia a comportamenti violenti sia a desiderare cibi e bevande ricchi di zucchero).

L’esperimento ha coinvolto 1878 teenager e di loro si è registrato il numero di lattine di bibite gassate non light bevute nella settimana precedente e quanti e quali atti aggressivi avevano compiuto. Tenendo conto di altri fattori come alcol e fumo, è saltato fuori un legame proprio tra il consumo di bibite e la probabilità di avere atteggiamenti aggressivi.

Gli studiosi spiegano che

“è possibile (ma resta da verificare) che bibite o altri cibi spazzatura inducano persone a commettere atti violenti o potrebbero in alternativa esserci altri fattori che inducono alla violenza e al tempo stesso al consumo di bibite”.

D’altro canto, risale a qualche mese fa la scoperta che un comportamento frenetico può essere indotto dalla frequentazione abituale dei fast food.

Frenesia, violenza… Cosa ci fa il junk food? Davvero è così potentemente pericoloso? Non è meglio, allora, coltivare la passione per le cose buone, genuine, bere acqua, del buon vino a piccole dosi, affidarsi a una alimentazione corretta, assaporare le cose fatte in casa?

Ecco, forse, l’elisir di lunga vita…

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania