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Caffè: 4 tazzine al giorno riducono il rischio di depressione

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Sarà anche un placebo quanto alla sua capacità di ricaricare, come suggeriva uno studio della University of East London, ma il caffè pare che qualche effetto benefico ce l’abbia eccome.

Una nuova ricerca, appena pubblicata sulla rivista Archives of Internal Medicine dai ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston, suggerisce, infatti, che la caffeina possa aiutarci a combattere il rischio di cadere in depressione.

I ricercatori, guidati da Michel Lucas, hanno esaminato i dati riguardanti 50.739 donne americane che hanno partecipato al Nurses’ Health Study e nessuna di loro, all’inizio dello studio, soffriva di depressione. Le partecipanti sono state poi seguite per 10 anni, fino al 2006.

Dal 1980 al 2004 le volontarie hanno periodicamente risposto a questionari per verificare le loro abitudini, tra le quali anche il consumo di caffè, e il tipo utilizzato (normale e decaffeinato), mentre l’insorgenza della depressione è stata registrata in caso di depressione diagnosticata con un uso regolare di antidepressivi.

Durante la decade del follow-up, dal 1996 al 2006, gli studiosi hanno individuato 2.607 nuovi casi di depressione. E qui viene il bello, almeno per chi ama la scura bevanda: le donne abituate a bere fino a 4 tazzine al giorno hanno sviluppato il 20% in meno del rischio d’insorgenza di depressione, percentuale che scende al 15% per chi ne assume 2 o 3 tazzine.

Il caffè come “terapia” preventiva contro la depressione? Lo studio ha mostrato l’esistenza di un significativo legame, però, avvertono gli autori, “non può provare che il caffè, con caffeina o senza, riduca il rischio di depressione, ma solo suggerire la possibilità che esista un tale effetto protettivo“.

Insomma, per alcuni non serve a niente, per altri ha effetti benefici sulla prostata, sul cuore, sui muscoli e anche sulla psiche. Ma, come in tutte le cose, noi ci sentiamo di suggerire di non esagerare, anche perché potreste correre il rischio di incappare in allucinazioni e iniziare a sentire voci e suoni che non ci sono. E attenzione anche alla quantità di zucchero con cui lo si addolcisce!

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.