Ormai da lungo tempo anche in Italia il numero di famiglie che utilizza le capsule di caffè al posto della polvere sfusa è in costante aumento. Del resto il caffè in capsule offre molteplici vantaggi, compreso il fatto che permette di ottenere ogni giorno tazzine di caffè tra di loro identiche, proprio come avviene al bar. Per poter approfittare del caffè in capsule ogni volta che lo si desidera è importante anche munirsi di prodotti “diversi” dal classico caffè, nero, intenso e ricco di caffeina.
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Il caffè e la caffeina
Che si tratti di caffè in capsule o di caffè in grani o in polvere, non sempre è opportuno consumare caffeina. C’è chi non tollera in alcun modo questo stimolante, che gli impedisce di dormire in modo sereno la notte. Per altro ai bambini sarebbe opportuno non farla bere, sia che si tratti di qualche cucchiaino di caffè nel caffelatte del mattino, sia della caffeina contenuta in alcune bevande gassate. Per consentire a chiunque di gustare una bevanda corroborante da fine pasto oggi sono disponibili in commercio speciali capsule Bialetti, con proposte alternative al caffè. Si parte dal più classico decaffeinato, per arrivare sino al caffè a ridotta quantità di caffeina, all’orzo o al ginseng.
Perché si beve il caffè a fine pasto
Sono molti coloro che hanno l’abitudine di bere un caffè a fine pasto. Si tratta di una bevanda leggermente stimolante, che inoltre permette di favorire la digestione. In parte sono le sostanze contenute nel caffè che permettono di favorire la digestione degli alimenti precedentemente introdotti, in parte è la correlazione indotta nel nostro cervello dalla bevanda amarognola e calda che aiuta a fare la magia. Non tutti però amano il sapore intenso del caffè, che ritengono eccessivamente amaro o troppo persistente sul palato. Per tutte queste persone oggi sono disponibili capsule di caffè per macchine espresso che contengono orzo, oppure caffè mescolato con estratti di ginseng. L’effetto sulla digestione è simile a quello prodotto dal caffè, con in più anche un maggiore effetto tonificante e corroborante, nel caso del ginseng, o completamente privo di caffeina, nel caso dell’orzo.
Il caffè decaffeinato
Chi ama il caffè non sempre sopporta al meglio gli effetti della caffeina. Si tratta infatti di una questione del tutto personale e specifica; c’è chi può bere anche più caffè nel cuore della notte e non ha problemi a prendere sonno e chi invece con una singola tazzina resterà sveglio fino all’alba. Come si può conciliare l’insonnia con il desiderio di una fumante e gustosa tazzina di caffè? Da oggi sono disponibili capsule di caffè decaffeinato, o anche a ridotta quantità di caffeina. Con questo tipo di prodotti si ottengono bevande gustose e saporite, senza il poco piacevole effetto collaterale dato dalla caffeina, che ci toglie il piacere del sonno. Il fatto di avere a disposizione questo tipo di caffè in capsule permette di avere in casa diverse tipologie di caffè, sia decaffeinato sia più ricco e corposo, senza che l’utilizzo intermittente porti la polvere a ossidarsi e rovinarsi nel corso delle settimane.
Riciclare la capsule di caffè
Sono molti coloro che preferiscono non utilizzare il caffè in capsule perché temono che si tratti di uno spreco di risorse. In realtà anche le capsule di caffè si possono riciclare, basta avere un minimo di accortezza quando le si utilizza. Il caffè in polvere è semplice da gestire per quanto riguarda la raccolta differenziata, la polvere esausta infatti si inserisce direttamente tra i rifiuti umidi e la confezione va nel sacco della plastica. Le capsule invece devono essere “smontate” dopo l’utilizzo; ce ne sono alcuni brand anche di compostabili, ma se non le si trova le più indicate sono quelle in alluminio: un materiale riciclabile all’infinito. Dopo l’uso sarà però necessario aprire la capsula, con una forbice, e gettare la polvere di caffè nell’umido, mentre la capsula stessa si getta nella raccolta di vetro e metalli.