Fragole e cioccolato non hanno più segreti. Due diversi studi hanno infatti completato il genoma di tali alimenti.
Fragola
A studiare le fragole è stata una ricerca dell’International Strawberry Sequencing Consortium, un gruppo formato da 37 enti scientifici, di cui fa parte anche l’Italia rappresentata da una squadra dell’Istituto Agrario San Michele all’Adige (IASMA), coordinati dall’Università della Florida.
Lo studio, diretto dal dottor Vladimir Shulaev e pubblicato su Nature Genetics, ha analizzato e scoperto l’intero genoma della fragolina di bosco, ed in particolare della fragola selvatica “Hawai 4“. I geni risultanti sono stati 34.809. Si tratta del più piccolo genoma di pianta coltivata finora decifrato.
Cioccolato
Ad occuparsi del cioccolato invece, è stato il team di studiosi di Claire Lanaud del Cirad a Montpellier, in Francia, in collaborazione con Mark Guiltinan dell’Università del Penn State e agli scienziati di altri 18 centri di ricerca. In questo caso, sono stati 28.798 i geni identificati e riguardano una varietà molto pregiata di cacao, il “Theobroma cacao”, considerato una delle primissime piante addomesticate della storia.
Pare, infatti, che i Maya ne abbiano iniziato la coltivazione 3mila anni fa. Conosciuto anche come “Criollo“, questo cacao è anche il più raro e costituisce meno del 5% di tutto il cacao prodotto nel mondo.
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I “frutti” di tale lavoro potranno essere utilizzati per potenziare la ricerca nel campo della fragola e dei piccoli frutti ed ottenere nuove varietà.