Rraù. Quello che deve “pippiare” per ore, quello che per farlo ci vuole la “pazienza di Giobbe” (da Sabato, Domenica e Lunedì di De Filippo). Il ragù non è solo tradizione, ma anche prevenzione dei tumori, purché alla base del condimento ci sia olio extravergine d’oliva.
Delle sue proprietà si discuterà alla terza edizione del convegno internazionale “Advances in nutrition and Cancer”, in programma a Napoli e a Mercogliano dal 21 al 25 maggio e promosso da Arfacid onlus, Istituto nazionale dei tumori “Fondazione Pascale”, Cnr, Seconda università di Napoli e Università Federico II.
La lunga cottura che garantisce l’ottima riuscita del ragù è proprio il segreto delle sue fantastiche caratteristiche, perché permetterebbe all’olio di manifestare a contatto con il pomodoro le sue proprietà di antiossidante, anticancro e di protezione cardiovascolare.
Durante la convention napoletana saranno anticipate le linee guida per una corretta alimentazione. Il vademecum redatto dal Fondo mondiale per la ricerca sul cancro prevede l’attività fisica quotidiana e la prevalenza di cibi vegetali, limita l’assunzione di bevande alcoliche, sale, carni rosse, alimenti molto calorici, la frittura e vieta il fumo.
“Il cancro viene ormai considerata una catastrofe epigenetica – conclude il docente Vincenzo Zappia, che presiederà il convegno – è dimostrato che le sane abitudini di vita influenzano l’espressione di centinaia di geni nell’arco di pochi mesi, così come gli alimenti “spazzini” allontanano i radicali liberi”.
Esperti, docenti e ricercatori si confronteranno a Napoli e a Mercogliano dal 21 al 25 maggio.