Marmellata, vegetali di vario tipo, tonno: ogni prodotto chiuso in un vasetto, custodito con cura nella dispensa.
Un’immagine che appartiene ormai al passato, memoria delle cucine delle nonne, quando l’abitudine di confezionare in casa ogni specie di conserva era molto diffusa. E oggi persino avere il tempo di cucinare con calma per la cena sembra un lusso!
A chi di voi care amiche avesse ancora tempo da dedicare alla preparazione di cibi da consumare poi nel tempo, ma anche a chi, facendo spesa al supermercato, fa attenzione alle etichette di ciò che acquista, suggeriamo i conservanti da preferire per gli alimenti, perché naturali e privi di additivi industriali.
Naturalmente non sempre è possibile evitare prodotti conservati con sostanze chimiche, ma quando c’è possibilità di scelta, meglio privilegiare ciò che è più naturale. Partiamo dal sale: uno dei conservanti più noti, utilizzato per mantenere la qualità dei cibi sin da quando le confezioni-pronte-dal-freezer-al-microonde erano lontane come gli extraterrestri. Il sale produce un fenomeno di disidratazione che impedisce ai microrganismi di depositarsi e proliferare nei cibi.
Anche l’aceto è un ottimo conservante, utilizzato ancora oggi per i vegetali: dai “sottaceti” utilizzati come stuzzichini per gli aperitivi, fino alle verdure destinate ad accompagnare i secondi piatti. La sua efficace azione nel mantenimento del cibo è garantita dalla presenza dell’acido acetico, che ostacola il deperimento degli alimenti.
Per un breve periodo di conservazione è possibile utilizzare anche il rosmarino o la cipolla, che hanno elevate proprietà antiossidanti. Nel caso di alimenti dolci si può far ricorso allo zucchero, che come il sale, anche se per tempi più brevi, attiva un processo di disidratazione del prodotto. Se avete frutta che non riuscite a consumare rapidamente, perché non pensare a preparare una buona marmellata?
Francesca Di Giorgio