Questa la proposta avanzata da Dacian Ciolos, commissario europeo per l’agricoltura, che deve ancora seguire l’iter necessario per diventare legge (con l’approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo), ma ha già attirato l’attenzione dei media: l’obiettivo è quello di vietare l’utilizzo di zuccheri aggiunti ai succhi di frutta.
Sono esclusi i nettari, per i quali tale aggiunta è consentita, ma questa scelta dovrà essere riportata obbligatoriamente bene in vista sull’etichetta del prodotto.
Ciò rientra in un complesso intervento di promozione alla salute e alla qualità degli alimenti, affinché i cibi confezionati diventino più sani, conformi alle regole igieniche e con le necessarie caratteristiche per un’alimentazione equilibrata. Tutte le etichette dovranno specificare adeguatamente se la bevanda contiene, ad esempio, succo di frutta, succo concentrato o entrambi.
Questa proposta, che modifica sostanzialmente la normativa in vigore dal 2001, avrà sicuramente delle ripercussioni per le case produttrici e per la commercializzazione in genere dei prodotti del settore agroalimentare, ma tutto a beneficio dell’informazione chiara e corretta per il consumatore. Tra l’altro, l’utilizzo massiccio di tali prodotti, con eccessivo apporto di zucchero, comporta non solo un possibile aumento di peso, ma anche malattie come il diabete: è giusto, quindi, evidenziare questo rischio.
L’idea di Ciolos è anche quella di inserire i pomodori tra i prodotti destinati alla produzione di succhi (sia in bottiglia che in scatola): non resta che aspettare per sapere quali saranno i cambiamenti reali una volta approvata, eventualmente, la misura.
Chiara Casablanca