Tè rosso rooibos per contrastare l’invecchiamento.
Avevamo decantato sempre le lodi del tè verde, utile contro la tosse, il raffreddore, il cancro, la depressione… Ora, gli studiosi dell’Inran, l’Istituto Nazionale di Ricerca Alimenti e Nutrizione, diretti dal dottor Mauro Serafini, hanno esaminato questo tipo di tè proveniente dal Sudafrica, che contiene alti livelli di antiossidanti e non ha caffeina, ricavato dall’infusione dell’arbusto Rooibos (Aspalathus linearis).
Per la ricerca, pubblicata su Food Chemistry, sono stati reclutati 15 volontari sani, normopeso e senza il vizio del fumo. Per 48 ore i partecipanti hanno seguito una dieta a basso contenuto di antiossidanti senza assumere integratori.
Il giorno d’inizio della prova, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi. Il primo gruppo ha consumato 500 ml d’acqua, il secondo gruppo 500 ml di tè rosso fermentato, il terzo la stessa quantità di tè rosso non fermentato.
Nelle volte successive, agli stessi gruppi sono state assegnate bevande diverse fin quando tutti i soggetti non avevano bevuto una volta tutti e 3 le bibite in esame.
Durante le prove, gli scienziati effettuavano prelievi di sangue al momento dell’ingestione e dopo mezz’ora, un’ora, 2 e 5 ore. Ebbene è risultato che a un’ora dall’ingestione di tè rooibos, le difese antiossidanti plasmatiche sono aumentate.
Conclude il dottor Serafini “bere tè rosso ogni giorno può contribuire ad aumentare le difese antiossidanti, rafforzando la protezione dai radicali liberi in eccesso“.
Germana Carillo