frittura cardiopatia

Olio d’oliva o di girasole per friggere

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Diciamo sì alla frittura con olio di oliva o di girasole!

Così si eviteranno problemi al cuore. Sempre con quantità modiche, ovvio…

Lo dice una ricerca spagnola pubblicata sul British Medical Journal, per la quale in 11 anni sono state analizzate le abitudini di oltre 40mila persone tra i 29 e i 69 anni di età. Tutti i partecipanti hanno svelato quanto e cosa mangiavano e quante volte ricorressero alla frittura il cibo.

Ebbene le materie prime proprio della dieta mediterranea, olive e semi di girasole, sono quelle che salvano il cuore. Se, infatti, con la frittura un alimento diventa molto calorico, con grassi solidi come quelli animali o riutilizzat, il rischio è molto più alto, mentre con olio di oliva e di girasole si riduce moltissimo.

I soggetti studiati non mostravano segni di malattie cardiache all’inizio dello studio. In 11 anni i morti per problemi cardiovascolari sono stati 1.134, gli eventi che hanno interessato cuore e arterie circa 600. Dati che, secondo Pilar Guallar-Castillon, mostrano che “dove grandi quantità di cibi fritti sono consumati sia dentro sia fuori casa, non è stata osservata alcuna associazione tra il consumo di cibi fritti e il rischio di malattia coronarica o di morte“.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania