Combattere l’obesità col gusto, stare bene e in forma mangiando sano e, soprattutto, appetitoso.
È l’obiettivo della campagna di educazione alimentare itinerante “Salute al piacere“, cui collaborano per la prima volta insieme l’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), l’Amd (Associazione medici diabetologi) e Slow Food Italia e che ha preso il via ieri a Milano.
“Salute al piacere” è un ciclo di 14 incontri che si svolgeranno in tutta Italia.
I NUMERI
- 5 milioni gli italiani obesi
- 8,3 miliardi all’anno i costi sociali dovuti all’obesità
- 1 milione i bambini obesi o in sovrappeso
- 3,6 milioni i malati di diabete di tipo 2
- 1 milione i pazienti di diabete di tipo che non sanno di essere malati
Diabete e obesità – patologie dovute soprattutto a modelli alimentari sbagliati e a uno stile di vita sedentario – vanno tristemente di pari passo, tanto che l’Oms ha coniato il termine “diabesity“ ed il dramma si fa ancora più evidente considerando che è un problema riguardante non più soltanto i Paesi ricchi, ma anche i Paesi in via di sviluppo.
Colpa, dicono i promotori della campagna, dalla
“globalizzazione dei consumi che ha portato al costante allontanamento dagli stili alimentari originari”.
Ecco le parole che più evidenziano questo fenomeno:
- “Destrutturazione della preparazione dei pasti“, che denota il consumo di alimenti pronti da cucinare o da mangiare,
- “Destrutturazione della giornata alimentare“, gli spuntini a qualsiasi ora del giorno (e della notte!)
- “Iperconsumo passivo di cibi altamente energetici e di bevande zuccherate“
- “Diffusione dei pasti fuori casa” (+13,6% negli ultimi 10 anni, secondo dati Fipe-Confcommercio).
E allora ecco che è necessario rivoluzionare le abitudini alimentari, riducendo grassi e zuccheri, incentivare le persone a mangiare più frutta e verdura e a fare più attività fisica.
Tra le proposte dell’alleanza medici-Slow Food, vi è quella di “partire dal rivoluzionare la ristorazione pubblica e le sue offerte, in modo da influenzare le abitudini alimentari, nonché da un monitoraggio maggiore della distribuzione e produzione industriale, considerato anche che tra il 1978 e il 2009 (dati Brownell and Frieden) i prezzi di verdura e frutta fresche hanno subito un forte aumento, soprattutto se paragonato alla quasi stabilità del costo di zuccheri, dolci e bevande gassate”.
TUTTI GLI INCONTRI:
- 18 gennaio, Milano
- 1 febbraio, Palermo
- 15 febbraio, Bari
- 7 marzo, Napoli
- 21 marzo, Lanciano
- 3 aprile, Rieti
- 18 aprile, Cagliari
- 9 maggio, Scandicci
- 16 maggio, Trieste
- 6 giugno, Bologna
- 13 giugno, Genova
- 20 giugno, Livorno
- 4 luglio, Verona
- 26 settembre, Torino