Farsi guidare dai colori nella scelta di frutta e verdura va molto di moda.
Tutti, ormai, abbiamo imparato che frutta e verdura di colore rosso contrastano l’invecchiamento delle cellule e stimolano la produzione di melanina; il giallo è il colore della frutta e delle verdure ricche di beta-carotene e di flavonoidi, importanti antiossidanti che, oltre a mantenere in buona salute le cellule, aiutano la vista, il sistema immunitario e naturalmente la pelle; il verde è un toccasana per curare i problemi legati all’apparato gastro-intestinale, la gastrite, i problemi al colon, l’ulcera e anche l’alito cattivo.
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Oggi, però, parliamo del bianco, ossia di mele, pere, banane, cavolfiore, cetrioli, funghi, indivia, aglio, cipolle, porri, finocchi…
Secondo un recente studio pubblicato on line dalla rivista scientifica Stroke, il bianco sarebbe un colore particolarmente utile quando si tratta di prevenzione dell’ictus. Alcuni ricercatori dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi), infatti, dopo aver analizzato i consumi di frutta e verdura di più di 20 mila adulti per 10 anni, hanno osservato che un elevato consumo di vegetali di colore bianco è significativamente associato con la riduzione del rischio di ictus.
Tenendo conto dei loro calcoli, per ogni 25 grammi in più di frutta e verdura di colore bianco al giorno il rischio di ictus si ridurrebbe addirittura del 9%.
I ricercatori tengono però a precisare che il ridotto rischio di ictus è associato ad un consumo superiore a 170 grammi al giorno di frutta e/o verdura bianca – equivalenti a una mela – alla quale è bene sempre aggiungere altre quattro porzioni di frutta e verdura di un colore diverso.
“Pur con la dovuta cautela, — commenta Daniele Del Rio, nutrizionista del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università di Parma — l’ipotesi che frutta e verdura di colore bianco possano risultare protettive nei confronti dell’ictus non stupisce, vista la loro ricchezza in sostanze cui da tempo si attribuisce la capacità di influenzare la salute. Basti pensare ai numerosissimi composti a base di zolfo presenti nelle brassicacee e nelle agliacee, molto studiati, oltre che per le loro potenziali attività antitumorali, anche per la capacità di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e modulare i processi di coagulazione”.
“Uno dei composti più interessanti, presente sia nella mela sia nella cipolla, è la quercetina, un flavonoide noto per le proprietà antitumorali e cardioprotettive – aggiunge Gian Luigi Russo, dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del CNR di Avellino – In ogni caso, l’ipotesi più probabile è che ci sia un effetto “sinergico” delle tante molecole bio-attive presenti nella frutta e nella verdura “bianche””.
Poveri di calorie e ricchi di fibre, gli ortaggi bianchi sono disintossicanti e possono essere preziosi alleati nella dieta. Il cavolfiore, per esempio, è ricco di indolo e vitamina C. La rapa, forse la più ricca fra le bianche di principi solforati, stimola le difese immunitarie; il finocchio, con sole 9 calorie per etto, ha un forte potere saziante e combatte l’alito cattivo.
Dulcis in fundo, tra le tante virtù delle verdure bianche c’è anche un effetto rilassante: per la cromoterapia il bianco favorisce pace e concentrazione, dunque anche una tavola imbandita di piatti candidi e luminosi otterrebbe questo stesso effetto.
Non ci resta che andare di bianco…o in bianco?!
Silvia Pluchinotta