Le verdure a foglie verdi fanno rimanere giovani. Non solo cavoli, spinaci e insalata, ma anche soia e cereali per combattere, anche mangiando, l’invecchiamento precoce. Tutto merito della vitamina K presente in dosi massicce in questi cibi e potentissimo antiossidante, ancor più dell’amica vitamina E.
L’American Journal of Clinical Nutrition, ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca su questi alimenti. Questa mette in luce quanto la vitamina K rinforzi le ossa, prevenga la calcificazione delle arterie e dei reni, le malattie cardiovascolari, le infiammazioni legate all’artrite, l’Alzheimer e persino il cancro. Ma come può una vitamina fare tanto? Semplice: aiuta il sangue a coagularsi e regola il calcio nell’organismo permettendo di fissarlo dove è necessario (ossa), ma impedisce la sedimentazione dove sarebbe nocivo (arterie).
I ricercatori americani hanno esaminato gli usi e consumi di cibi degli ultimi 30 anni in relazione a vitamine e minerali. Hanno scoperto che la gente, in genere, ha carenza proprio di vitamina K: forse si necessita di dosi superiori rispetto a quelle finora suggerita dal momento che i suoi effetti potrebbero essere molto preziosi.
Questa vitamina è presente soprattutto nelle verdure verdi e, in particolar modo, nel cavolo. È proprio il cavolo che pare sia coinvolto nel ridurre il rischio di cancro al colon. Tale proprietà è dovuta alla presenza di antiossidanti che, insieme ai sali minerali (primo tra tutti lo zolfo) rendono il cavolo un ottimo antinfiammatorio per la cura di reumatismi, dolori muscolari e osteoarticolari in genere. Come tutte le verdure a foglia verde può essere una valida alternativa ai prodotti caseari per la grande quantità di minerali presenti, specifici per il mantenimento strutturale dell’apparato osseo. Inoltre, tutte le varietà del cavolo neutralizzano l’eccesso di radicali liberi, responsabili di danni ai vari tessuti, compreso quello osseo.
Anche spinaci e insalata, ad esempio, partecipano a questa lotta all’invecchiamento condotta con pentole e forchetta. Mangiare verde significa infatti proteggersi dalle patologie cardiovascolari e ridurre la probabilità di sviluppare tumori. Gli ortaggi verdi contengono anche molto magnesio, un minerale molto importante perché partecipa al metabolismo dei carboidrati e delle proteine.
Quindi l’occhio vuole la sua parte anche a tavola! Scegliere non solo gusti e sapori ma anche colori. Frutta e verdura sono molto spesso colorate, con sfumature che vanno dal giallo, arancio, rosso fino ad arrivare al blu-viola. Intuitivamente siamo attratti da un colore, da un sapore, da una forma di un frutto come da quella di un fiore. Per un’alimentazione sana, quindi, si consiglia non solo di introdurre frutta e verdura, ma di scegliere intuitivamente e di bilanciare giocando sui colori, stando attenti ad utilizzare la gamma completa di sfumature cromatiche naturali.
E ora alcuni consigli su come cucinare al meglio le verdure. Anzitutto, in qualsiasi modo le cuociamo, non devono mai essere troppo cotte per non perdere tutti i valori nutrizionali. Bisogna sceglierle freschissime, lavarle bene e lasciarle sgocciolare; metterle in un tegame molto grande per far sì che abbiano spazio a sufficienza e lasciarle cuocere a fuoco vivo per pochi minuti. L’acqua di cottura non deve mai essere salata prima dell’immersione delle verdure ma subito dopo, oppure si possono salare le verdure prima dell’immissione in acqua.
Alimentarsi bene e condurre una vita regolata è quindi il primo passo verso una vita più giovane e scattante. Occhio quindi alle verdure, alle vitamine e anche ai colori perché, anche a tavola, si può essere green!