Integratori alimentari: Federsalus, Associazione rappresentativa delle aziende che operano sul mercato italiano dei prodotti salutistici, dice la sua sulla potenziale pericolosità della “moda” di assumere troppi integratori alimentari, in relazione ai due studi scientifici di cui abbiamo parlato ieri, quello di Regan Bailey del National Institutes of Health americano e quello di Jaakko Mursu dell’Università della Finlandia Orientale.
“Bisogna fare chiarezza sull’argomento -spiega l’Associazione- per evitare che si possa generare confusione presso l’opinione pubblica”:
proprio per questo, Fersalus sottolinea la valenza dell’integrazione alimentare nella vita quotidiana attraverso un utilizzo razionale e, di conseguenza, appropriato.
La funzione positiva sul benessere e sulle funzioni dell’organismo umano degli integratori sarebbe attestata, controbatte Federsalus, da evidenze scientifiche, nella misura in cui siano assunti per integrare situazioni di carenza o squilibrio legate, ad esempio, a un regime alimentare imperfetto.
Esistono, infatti, molti studi che hanno avuto per oggetto l’efficacia e l’utilità degli integratori sia a livello generale che in ambiti circoscritti come per le patologie degenerative legate ai processi d’invecchiamento (osteoarticolare, cognitivo, ecc.), gli eventi fisiologici nella vita della donna (ciclo mestruale, gravidanza, menopausa), e la pratica sportiva a livello agonistico.
Insomma, per Federsalus gli integratori sono strumenti funzionali del benessere e dell’efficienza dell’organismo in ogni fase della vita.
Noi di wellMe continuiamo a sostenere che la prima strada da seguire resti sempre e comunque una dieta sana ed equilibrata. Nel caso in cui non fosse sufficiente a fornire all’organismo tutti i nutrienti e le sostanze bioattive necessarie a mantenerlo in perfetta efficienza, ecco che potrebbero intervenire gli integratori, ma sempre sotto controllo medico.
Insomma, come in tutte le cose, la virtù sta nel mezzo!