Il junk food, o cibo spazzatura, si trova nuovamente sotto accusa a causa della propria scarsa salubrità.
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo ritenuto di poter migliorare la nostra alimentazione rinunciando a patatine fritte confezionate, snack e dolciumi di vario tipo. Ora la conferma dei danni causati da merendine poco salutari & Co. giunge direttamente da studi scientifici comprovati.
Secondo i più recenti pareri medici, una dieta ricca di cibo spazzatura provocherebbe nel nostro organismo uno stato infiammatorio ancora più grave rispetto a quanto accadrebbe seguendo una dieta ricca di grassi di origine animale.
Considerando che gli alimenti da fast food ed il junk food in generale possono contenere contemporaneamente sia grassi di origine animale, provenienti ad esempio dall’utilizzo di uova, burro o strutto, sia grassi vegetali idrogenati è semplice comprendere come, chi desideri mantenersi in forma ed in salute, debba cercare di non consumare mai in maniera abituale i suddetti alimenti.
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La ricerca
Secondo una ricerca condotta da parte della Duke University e dell’University of North Carolina, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista PlosOne, il rischio di infiammazione e di contrarre malattie come l’ictus per il nostro organismo è strettamente legato alle abitudini alimentari di ciascun paziente.
Il team di ricercatori ha posto sotto esame tre gruppi di pazienti:
- al primo gruppo era stato ordinato di seguire una dieta bilanciata;
- al secondo gruppo era stata assegnata una dieta ricca di grassi animali;
- mentre il terzo gruppo avrebbe dovuto seguire una dieta ricca di cibi spazzatura.
Proprio quest’ultimo stile alimentare è stato dichiarato il peggiore e possibile. È anche causa dell’insorgere di infiammazione nei tessuti grassi, diabete di tipo 2, patologie coronariche ed ictus.
Chi desidera mantenersi in forma ed in salute dovrà dunque bandire dalla tavola snack, merendine e patatine fritte. Invece dovrà cercare di seguire una dieta sana ed equilibrata, in cui abbondino ortaggi, frutta, cereali in chicco e legumi.