“Mangia la frutta e la verdura perché ci sono le vitamine che ti fanno bene”. La maggior parte di noi è cresciuta sentendosi ripetere queste parole. A cosa poi facessero bene non veniva mai specificato chiaramente, rendendo ancora più inutile per noi bambini il sacrificio di mangiare un piatto di spinaci al posto delle adorate patatine fritte!
Quei semplici consigli racchiudevano però una verità sacrosanta: le vitamine sono un autentico concentrato di salute e la loro assunzione è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo.
Prendiamo l’esempio della vitamina A: recenti studi scientifici hanno dimostrato che la sua carenza può causare seri problemi. Presente soprattutto in alimenti di origine animale come olio di fegato di merluzzo – il cui sapore è ancora presente negli incubi di chi lo ha assaggiato – fegato e rosso d’uovo, la vitamina A è contenuta anche nei vegetali di colore giallo-arancio (arance, mandarini, limoni, carote).
Importante nella lotta contro le infezioni grazie all’azione di rinforzo delle difese immunitarie, riveste un ruolo fondamentale anche nella produzione dell’energia vitale delle cellule: energia che è poi alla base delle varie funzioni dell’organismo. È quanto emerso dallo studio di un gruppo di ricercatori Cancer Research Institute di New York, pubblicato sulla rivista Faseb. In caso di insufficiente assunzione di vitamina A, la produzione di energia nei mitocondri – che sono considerati un po’ la centrale elettrica delle cellule – diminuisce all’incirca del 30%. Non solo: le cellule hanno bisogno di fonti da cui attingere per produrre poi energia; uno degli autori dello studio, il Dott. Ulrich Hammerling, sottolinea che, quando la vitamina A è carente, il corpo si trasforma in riserve di grasso dall’ossidazione delle quali viene ricavata l’energia necessaria all’organismo.
Come in una famiglia, in tempi di crisi, si tagliano gli acquisti superflui, per conservare i soldi che ci sono per eventuali spese necessarie, così nell’organismo, in caso di carenza vitaminica, viene sensibilmente ridotta la produzione di energia, per una sorta di “risparmio energetico”. Secondo i ricercatori “In mancanza di vitamina A la generazione di energia si adatta al ribasso; questo può essere un modo per far fronte a periodi di grave carestia durante i quali l’organismo non può assumere tutte le sostanze necessarie. I danni per il corpo umano – concludono gli studiosi – potrebbero poi essere molto seri in caso di assenza cronica di vitamina A”.
A questo punto non vi diciamo di mandar giù un bicchierino di olio di fegato di merluzzo, non siamo così sadici, ma forse vale la pena di spremere qualche arancia rossa e fare un bel pieno di energia!
Francesca Di Giorgio