Un bambino milanese su 5 di età compresa fra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso.
È quanto emerge dai dati dell’ospedale Fatebenefratelli, da cui si evince inoltre che il 6,9% dei piccoli risulta obeso.
Un problema sempre più serio quello dell’obesità infantile, soprattutto in Lombardia, dove questa tendenza è in crescita. Per questo la Regione, col sostegno dell’Ue e del Ministero delle Politiche agricole, ha proposto il programma triennale “Frutta nelle scuole“. L’iniziativa, che coinvolgerà ben 190 mila alunni delle elementari e 480 istituti lombardi, prevede sulle tavole degli studenti fino alla fine dell’anno scolastico, una volta a settimana, il consumo della frutta a metà mattinata invece delle merendine.
Per rendere più gradita l’iniziativa ai bambini, la frutta verrà fornita anche in versione “bag meal”, una sorta di kit biodegradabile di frutta e verdura di stagione, già in pezzi e chiusa in busta, pronta per essere mangiata. Un ulteriore vantaggio è costituito dal fatto che parte della frutta servita a merenda sarà di provenienza locale. Saranno lombarde le pere e le mele. “Dove possibile favoriremo il consumo di prodotti a chilometro zero, di frutta e verdura fresca e genuina garantita dai nostri produttori – ha assicurato durante la presentazione dell’iniziativa l’assessore all’Agricoltura di Milano, Giulio De Capitani – anche se l’obiettivo ovviamente non è economico ma culturale. I bambini devono imparare a a mangiare bene“.
Luca Bernardo, direttore del dipartimento materno-infantile e direttore della unità operativa di pediatria al Fatebenefratelli ha spiegato quali sono le abitudini scorrette che sfociano nell’obesità infantile: “Il problema nasce da una serie di fattori. Anzitutto, sempre più spesso i bambini non fanno colazione appena svegli e si abbuffano poi a metà mattina, poco prima di pranzo. Poi c’è sempre meno l’abitudine al consumo di prodotti freschi, a cui si preferisce ciò che è pronto e confezionato. E spesso più grasso“. Propone allora un rimedio: “Ben venga la frutta a pezzi in busta, più facile da mangiare e più attraente“. E sicuramente più salutare.
Il progetto, inoltre, oltre alla distribuzione della colorata merenda una volta alla settimana, ha anche una parte più prettamente “educativa”. Agli studenti infatti sarà anche proposta la visione di cartoni animati e filmati didattici sulla produzione e il consumo di frutta e verdura.
“La scuola ha la consapevolezza della grande rilevanza che riveste l’educazione alimentare – ha concluso Giuseppe Colosio, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia -. Vista la complessità dell’argomento, la collaborazione delle istituzioni e degli enti locali è indispensabile“.
Francesca Mancuso