A tavola non bisognerebbe mai esagerare. Per il colesterolo, per la forma fisica e anche per un sano rapporto con il cibo. Ma da oggi hai un motivo in più per essere attento a non fare un pieno inconsulto di calorie a tavola: si tratta di come te la caverai a 70 anni con la memoria e la cognizione. Un investimento per il futuro.
Non ci credete? Sono i risultati di un prestigioso studio di neurologia condotto dalla Mayo Clinic di Scottsdale, in Arizona, e basato su un campione di 1.233 persone tra i 70 e gli 89 anni, divise a seconda di quante calorie dichiaravano di assumere quotidianamente. In particolare, uno dei gruppi dichiarava dalle 2000 alle 6000 calorie al giorno. E proprio tra di loro che si è riscontrato un maggiore tasso di declino cognitivo: memoria corta poco efficiente, difficoltà di organizzazione, poca flessibilità nell’adattarsi a nuove situazioni.
Stando, quindi, in questo regime di calorie, si rischia di fare una vecchiaia “da vecchi”, e di riscontrare la condizione di “Mild Cognitive Impairment” che non è invalidante o grave come l’Alzaimer ma è comunque una riduzione di efficienza mentale più significativa di quella fisiologica dell’età.
Lo “sbarramento” sarebbe costituito dalle 2100 calorie. Pensate che gli altri gruppi della ricerca, ovvero quelli che dichiaravano 600-1.526 calorie al giorno oppure quelli che erano “compresi” tra le 1.526-2.143 calorie giornaliere erano più in forma anche per la condizioni generali di salute. Una sana dieta, quindi, è un “elisir” di giovinezza e salute anche quando sarete anziani: magari vi ricorderete di aver letto questa notizia sul wellMe.it!
Sara Tagliente