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Natale a tavola: come evitare disturbi gastrointestinali

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Bruciori di stomaco, cattiva digestione e diarrea a Natale? Già, i disturbi gastrointestinali colpiscono nel 23% dei casi proprio durante i cenoni di Natale e Capodanno, complici i pasti abbondanti, la concitazione, le sigarette durante il pasto e la sedentarietà.

COSA FARE

Attilio Giacosa, direttore scientifico del Dipartimento di gastroenterologia del Gruppo Sanitario Policlinico di Monza, suggerisce di evitare di abbuffarsi, limitare sughi, fritti, intingoli vari, spezie, cibi piccanti, alcolici, caffè e il fumo durante i pasti. È importante mangiare lentamente e fare una passeggiata una volta alzati da tavola.

In genere, più del 40% degli italiani ricorre ai farmaci di automedicazione acquistabili senza ricetta medica (bollino rosso). Ma vanno bene anche i rimedi della nonna come la camomilla con foglie di alloro, le tisane, la borsa dell’acqua calda sullo stomaco.

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SE CI SI AMMALA

Giacosa ricorda:

“L’influenza è caratterizzata da molteplicità di sintomi fra cui anche quelli gastroenterologici che con nausea, vomito, gonfiore addominale e diarrea si accompagnano spesso ai sintomi respiratori e a febbre, dolori muscolari o cefalea”.

In questi casi, se c’è diarrea non bisogna assumere latte e latticini freschi e limitare i vegetali, privilegiando patate, carote, mele e banane e preferire il riso alla pasta.

In caso di nausea o vomito, gli esperti consigliano di limitare molto i liquidi durante il pasto, evitare cibi fritti, piccanti o con intingoli. Importante rimanere a riposo per alcuni giorni, lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si starnutisce o tossisce.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania