Abbiamo decantato le virtù di alcuni oli vegetali, scoprendo i molti benefici che apportano alla salute. Infatti, gli acidi grassi essenziali in essi contenuti hanno preziosi benefici. Sono in grado di lubrificare l’intestino e di risvegliare il metabolismo impigrito. Di ripulire il sangue dal colesterolo e dai trigliceridi e di rendere la pelle luminosa.
Tra questi alleati del benessere, l’olio di semi di lino merita una particolare attenzione. I babilonesi già 3000 anni prima della nascita di Cristo coltivavano questa preziosa pianta.
Sembrerebbe che Carlo Magno convinto dalle proprietà benefiche dei suoi semi, promulgò una legge che obbligava i sui sudditi a consumarlo regolarmente. Non a caso, i semi di lino sono considerati uno degli alimenti più potenti che esistano al mondo in termini di benefici alla nostra salute.
Secondo una ricerca condotta dall’Università del Texas, al fini di combattere e prevenire il tumore alla prostata, è utile aggiungere i semi di lino alle insalate, ai succhi di frutta, nel pane e nello yogurt. È comunque provato che gli acidi grassi omega 3, abbondanti nei semi di lino (un cucchiaio di semi di lino ne contiene circa 1,7 grammi), rafforzino il sistema immunitario. Di conseguenza, migliorano anche la capacità di neutralizzare tossine e cellule cancerogene con effetto preventivo.
Oltre agli omega 3, presenti in percentuali importanti, i semi di lino contengono sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico, fibre e lignani che hanno importanti proprietà antiossidanti.
La ricchezza di mucillagini (3-6%) gli conferisce inoltre un’azione lassativa. Come tutte le fibre, stimolano la motilità intestinale a patto che siano assunti con un adeguato apporto di liquidi. Grazie alle proprietà emollienti e protettive, i semi di lini possono essere utilizzati sotto forma di infuso o per calmare le infiammazioni interne (tubo digerente, vie urinarie) o esterne (pelle).
Dai semi di lino può essere ricavato l’omonimo olio, viene estratto a freddo ed il suo uso regolare è efficace, come abbiamo già sottolineato, nel proteggere l’organismo da malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e da alcune malattie infiammatorie neuro degenerative. A quest’olio sono attribuite anche proprietà anti-emorroidali, anti-colitiche e regolatrici sulla funzione intestinale.
Due cucchiaini di olio di lino al giorno sono in grado di soddisfare, da soli, il fabbisogno quotidiano di omega 3. Per essere assimilati ed elaborati al meglio nei loro derivati, gli acidi grassi polinsaturi presenti nell’olio di lino vanno assunti, preferibilmente, in pasti poveri di grassi animali e zuccheri semplici. È importante però non superare le dosi di assunzione consigliate.
È preferibile non utilizzare l’olio di semi di lino per le fritture. Poiché gli acidi grassi si alterano facilmente con le alte temperatura (per questo motivo deve essere sempre utilizzato crudo).
L’olio di lino è generalmente commercializzato in piccole bottiglie (250 o 500 ml). Ha un tempo di conservazione ridotto e deve essere necessariamente consumato entro un mese dall’apertura. Per proteggerlo dalla luce e dal calore deve essere conservato in bottiglie opache ben sigillate. Meglio se riposto in un luogo fresco (in frigorifero dopo l’apertura, con il tappo ben chiuso.)
Per sfruttarne al massimo le proprietà, è consigliabile assumere per due mesi 3 perle di olio di lino da 1300 mg durante la giornata, meglio durante i pasti.
Ricordatevi che una corretta alimentazione deve essere sana e variegata. E anche un corretto utilizzo dell’olio di semi può aiutarci a mangiare meglio e a vivere meglio.