Chi di noi ignora il fatto che consumare frutta e verdura sia indispensabile per il benessere del nostro organismo? La regola aurea parla di cinque porzioni al giorno: il numero, però, sale ad otto porzioni se oltre a star bene volete anche essere felici.
Una battuta? No, è la verità. Almeno secondo quanto risulta da una ricerca svolta dagli economisti Università di Warwick insieme all’US Dartmouth College su 80mila persone. La ricerca è stata pubblicata su Social Indicators Research.
Gli studiosi hanno sottoposto i partecipanti alla ricerca ad un test nel quale dovevano rispondere a domande relative a dieta quotidiana, attività fisica e stato di benessere generale, assegnando poi un punteggio da uno a dieci allo stato complessivo di equilibrio e felicità dei soggetti.
In tal modo è emerso che coloro che nel corso della giornata consumavano un quantitativo maggiore di frutta e verdura risultavano complessivamente più felici rispetto a coloro che invece escludevano del tutto dalla propria dieta questi alimenti o comunque ne consumavano in quantità ridotta. Il numero ideale di porzioni raccomandate è otto, ciascuna da 80 grammi.
Come si spiegano questi risultati?
“Non è ancora chiaro come si verifichi questo processo di generale benessere dell’organismo o se abbia qualcosa a che fare con la biochimica – risponde il Professor Andrew Oswald del Centre for Competitive Advantage in the Global Economy, che così continua – Sappiamo che frutta e verdura contengono molti antiossidanti, ma non abbiamo idea di come questi possano eventualmente agire sulla nostra mente e sulle nostre emozioni”.
Tutti convinti, dunque? Non esattamente. Come ogni nuova scoperta anche questa porta dietro di sé uno stuolo di convinti sostenitori e di scettici detrattori.
Tra questi ultimi è da segnalare il Professor Andrea Ghiselli, nutrizionista dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, secondo il quale i dati della ricerca vanno considerati con molta attenzione e soprattutto contestualizzati.
Ghiselli ricorda infatti che
“in base alle linee guida italiane le porzioni giornaliere raccomandate sono di 150 grammi, quindi quasi il doppio rispetto agli 80 grammi suggeriti, e così ci si ritroverebbe a mangiare un chilo di frutta, che è davvero eccessivo”.
Un invito alla cautela che contiene anche la richiesta di una prova ulteriore, più diretta. Il Professor Ghiselli sostiene infatti che
“gli scienziati dovrebbero somministrare frutta e verdura ad un gruppo di persone arrabbiate, per vedere se davvero il loro umore migliora, dopo aver consumato le otto porzioni previste. In realtà, direi che è vero il contrario di quanto sostenuto – conclude – una persona mangia frutta e verdura perché sta bene, visto che è stato dimostrato che chi soffre di depressione ed è sotto stress tende a consumare cibi più grassi”.
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Attendiamo ulteriori sviluppi di questo filone di ricerca. Intanto, anche senza la pretesa di trovare la felicità grazie al consumo di frutta e verdura, siamo certi che seguire un’alimentazione corretta, ricca cioè in vitamine e fibre e povera in grassi, non possa che giovare alla nostra salute e, perché no, al nostro benessere generale, anche se non possiamo chiamarlo propriamente “felicità”.