Il pecorino sardo Cla fa abbassare il colesterolo. Cla sta per acido linoleico coniugato ed è l’acido che, secondo uno studio del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Cagliari, con l’Asl 8, il Brotzu e l’Università di Pisa e pubblicato sul British Journal of Nutrition, sarebbe in grado di abbassare il colesterolo del 7%.
Una qualità, questa, testata nel 2011 su 40 pazienti, in sovrappeso e con ipercolesterolemia, che hanno dovuto mangiare 90 grammi di pecorino Cla per 21 giorni, senza mai modificare dieta e stili di vita. I risultati hanno così dimostrato una evidente riduzione del colesterolo. “Dagli studi abbiamo riscontrato che – spiega Sebastiano Banni – con l’assunzione di pecorino ‘Clà (acido linoleico coniugato) è migliorata l’azione metabolica nei pazienti ipercolesterolemici e, addirittura, si è registrata anche una riduzione del colesterolo ‘cattivo’“.
Il pecorino Cla viene prodotto con speciali accorgimenti nell’alimentazione delle pecore da un’azienda casearia del Cagliaritano, ma non è l’unico alimento in grado di far miracoli quanto alla riduzione del colesterolo a tavola.
Contribuiscono a mantenere le arterie più sane e libere da placche anche il succo di bergamotto calabrese e il primo pomodoro geneticamente modificato, in grado produrre un peptide che imita le azioni del colesterolo buono una volta che si trova nell’organismo. Sardine e pesce spada sono leggeri e ricchi di grassi buoni e via libera anche alle uova che, secondo uno studio commissionato dal Ministero della Salute inglese all’Istituto per la ricerca sul cibo, rispetto a 30 anni fa sarebbero migliorate (in media conterrebbero il 25% in meno, 177 microgrammi di colesterolo rispetto ai 202 precedentemente riscontrati, meno calorie e vitamina D).
Infine, non dimenticate i probiotici! Gli esperti, guidati dal dottor Mitchell L. Jones, hanno studiato l’azione nei confronti del colesterolo LDL di un batterio probiotico denominato Lactobacillus reuteri NCIMB 30242. Qui tutti i dettagli