La sua patria di elezione è il Veneto, dove viene prodotto in diverse varietà, che poi ne specificano la denominazione, è ricco di sostanze preziose per la salute ed ha una grande versatilità in cucina. Di cosa stiamo parlando? Del radicchio, naturalmente, il cui nome scientifico è Cichorium intybus, appartenente alla famiglia delle Composite.
Le varietà più note, che vantano anche il marchio IGP, sono il radicchio rosso di Treviso, il radicchio variegato di Castelfranco ed il radicchio di Chioggia. Il radicchio di Treviso si divide a sua volta in due varianti: precoce e tardivo. Il primo è caratterizzato da una foglia più larga ed un gusto amarognolo; il secondo è invece molto più pregiato, a causa dell’elaborato processo di produzione: può infatti essere raccolto soltanto con un clima molto rigido, dopo che si siano verificate due brinate, a seguito delle quali il gusto risulta meno amaro. Le foglie del tardivo sono di forma allungata e colore rosso violaceo, con una costa centrale bianca.
Il variegato di Castelfranco presenta foglie color crema, con striature che sfumano dal viola chiaro al rosso; mentre il radicchio di Chioggia ha una forma rotonda, che richiama quella di una rosa, da cui il nome di rosa di Chioggia.
In tutte le varianti, il radicchio presenta notevoli proprietà nutrizionali; è ricco di vitamine A, B1, B2, C, E, K, minerali come magnesio, potassio, fosforo, zinco, calcio, rame, manganese, ed è una preziosa fonte di antiossidanti, utili per tenere sotto controllo i processi di invecchiamento delle cellule, prevenire l’insorgenza di tumori, in particolare del tratto intestinale, e contrastare artrite e reumatismi.
L’elevata percentuale di acqua contenuta nel radicchio, lo rende un ortaggio dalle elevate proprietà depurative, cui si aggiunge la capacità di agevolare i processi digestivi ed il transito intestinale grazie al gusto più o meno marcatamente amarognolo e alla presenza di fibre. Il triptofano contenuto nel radicchio aiuta a combattere l’insonnia, mentre gli antociani, pigmenti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, prevengono le patologie del sistema cardiovascolare.
Il bassissimo contenuto calorico rende poi il radicchio un alimento da inserire con tranquillità anche nei regimi dietetici ipocalorici.
Come presentarlo sulle nostre tavole? A voi la scelta, perché il radicchio si presta ad essere consumato in varie modalità: crudo, in gustose insalate, oppure come ingrediente per prelibati risotti, o ancora alla piastra, oppure come involucro, crudo o cotto in forno, che racchiude fantasiose preparazioni a base di carne, pesce o formaggi. Non mancano, in Veneto, preparazioni dolciarie che hanno come base sua maestà il radicchio.
Non resta, quindi, che lasciare libero sfogo alla creatività! Noi vi proponiamo la ricetta del pesto di radicchio, potete leggerla qui.
Francesca Di Giorgio
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