Introdurre una buona quantità di pesce nell’alimentazione dei propri figli si rivela essere una delle scelte migliori.
Lo dicono i ricercatori dell’Università dell’Illinois, secondo cui il pesce migliora le funzioni cerebrali ed è utile per un corretto sviluppo del sistema nervoso.
Ciò di cui i piccoli, una volta eliminato il latte materno, hanno più bisogno sono gli acidi grassi omega-3, “utili a cervello, nervi e occhi“, afferma la dottoressa Susan Brewer che ha coordinato la ricerca pubblicata sul Journal of Food Science.
Il salmone è il pesce che contiene il più alto livello di omega-3 e ha anche un efficace effetto protettivo contro le malattie coronariche. Secondo la dottoressa Brewer, che ha collaborato con l’Alaskàs Agricultural Research Service, “quando il salmone nuota controcorrente per deporre le uova, la carne comincia a diventare molto morbida. A quel punto, le carni non sono più abbastanza solide per fare i filetti, ma sono perfette per l’alimentazione dei bambini“.
Nei test condotti dai ricercatori americani è stata usata polvere di ossa di salmone, per la realizzazione di un integratore, e una purea di uova di salmone. La polvere migliorerebbe la formazione delle ossa del bambino, mentre le uova fornirebbero proteine nobili, vitamina D e acidi grassi omega-3, in particolare l’acido docohexaenoic (il DHA).
Concludono gli studiosi: “Il cervello di un neonato è composto dal 50% di DHA. Tuttavia, neonati e bambini piccoli hanno il fegato immaturo e non possono sintetizzare correttamente il DHA per garantire un approvvigionamento adeguato ai propri tessuti nervosi ancora in via di sviluppo“.
Germana Carillo