Una dieta antinfiammatoria può essere considerato come il miglior rimedio preventivo per poter evitare guai al colon e, in particolar modo, l’infiammazione cronica dell’intestino, una condizione che nel tempo favorisce l’insorgenza del cancro colonrettale, il tumore maggiormente diffuso in ambito digerente, tanto da alimentare 50 mila nuovi casi ogni anno in Italia, rappresentando la seconda causa di morte per tumore con 20 mila decessi annui.
Per poter dare una mano al nostro intestino è dunque meglio valutare con il proprio medico l’adozione di una dieta antinfiammatoria, che possa scongiurare l’abuso di carni lavorate e alimenti ad elevata percentuale di grassi saturi: tale regime alimentare “proinfiammatorio”, ci dice una recente ricerca, può infatti aumentare del 40% il rischio di cancro colonrettale.
Di contr, la dieta mediterranea, a base di frutta, verdura, cereali integrali e elevato contenuto di fibre, può dal canto suo conferire al nostro organismo tutti i preziosi nutrienti che ci permettono di mantenere in salute l’intestino e il colon.
Ad affermarlo sono gli studiosi della Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva, secondo cui mantenere il colon in salute non è difficile, ma è necessario riporre grande attenzione ad alcol, grassi saturi e carni lavorate. La dieta diventa così un elemento fondamentale per poter garantire la salute e il benessere dell’organismo e, in esso, dell’intestino, organo particolarmente esposto ai benefici o alle azioni negative dei componenti alimentari.
In tal senso, gli italiani dovrebbero essere un po’ “avvantaggiati” nel comprendere cosa mangiare e cosa evitare, considerato che la dieta antinfiammatoria si basa sugli stessi principi della dieta mediterranea. Dunque, via libera al consumo di pesce, verdura, cereali integrali, olio di oliva. Meglio invece limitare o eliminare i cibi più raffinati.
Sul fronte delle bevande, quelle zuccherate e l’alcol dovrebbero essere assunte con moderazione, mentre il caffè sembra avere un effetto protettivo sul cancro del colon, tanto che è dimostrato che in presenza di questa patologia, chi beve caffè ha migliori speranze di sopravvivenza (ma senza eccedere!).