Va bene stare attenti alla linea, ma a volte è necessario spostare l’attenzione anche sui possibili danni che la nostra ossessione per le calorie potrebbe causarci. È di questi giorni infatti la notizia che l’eccessivo consumo di bevande “senza zucchero” potrebbe danneggiare seriamente i nostri reni.
Eh già lo zucchero, tanto demonizzato perché calorico, è a quanto pare più salutare di qualsiasi dolcificante artificiale presente in commercio. Ma non è tutto. Anche un’alimentazione ricca di sodio comporterebbe a lungo andare una significativa diminuzione della capacità renale. Spesso aggiungiamo una quantità eccessiva di sale ai nostri piatti, oppure utilizziamo con troppa frequenza alimenti ricchi di sodio senza pensare agli eventuali danni che queste abitudini possono causare alla nostra salute.
Ma andiamo con ordine. Alcuni ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno presentato al 42esimo meeting annuale dell’American Society of Nephrology di San Diego, California (27 ottobre- primo novembre 2009), due indagini condotte su un campione di 3000 donne coinvolte in un monitoraggio a livello nazionale, il Nurses Health Study.
Il primo studio analizza il legame che esiste tra il consumo di bevande dolcificate artificialmente, quelle prive di zucchero per intenderci, e il declino della funzione dei reni. Quello che emerge è che l’assunzione di una o più dosi di bevande gassate e dolci aumenta il rischio di avere un calo di prestazione nelle funzioni renali. L’associazione sembra inoltre persistere anche quando si tiene conto di altri fattori che possono influire sul buon andamento della funzione renale come diabete, pressione alta, fumo, attività fisica, apporto calorico e malattie cardiovascolari. Al contrario, non sono stati osservati collegamenti tra la funzionalità renale e l’assunzione di bevande zuccherate. Insomma, lo zucchero non fa male ai reni. Ma questo lo sapevamo già.
Non è tutto. A danneggiare i nostri poveri reni non ci sarebbero solo le bevande dietetiche. Secondo l’altra indagine condotta dai ricercatori americani le donne che aumentano il livello di sodio assunto durante la dieta presentano un rischio praticamente raddoppiato di rapido declino delle funzioni renali. Cosa che tra l’altro, spiegano gli stessi studiosi, era già stata confermata da recenti studi su animali da laboratorio.
Insomma per proteggere i nostri reni dobbiamo diminuire sia il consumo di bevande senza zucchero, che il sodio nella nostra dieta. Ma cerchiamo di capire cos’è il sodio e in quali alimenti è presente. Oltre che con il sale da cucina (cloruro di sodio appunto), assumiamo il sodio anche attraverso alcuni alimenti che subiscono procedimenti di conservazione come gli insaccati, alcuni formaggi particolarmente grassi o stagionati e i cibi già pronti, come le patatine in busta o la pizza. Anche l’acqua che beviamo, se ha un elevato contenuto di sodio, contribuisce in modo determinante all’apporto totale di questo elemento nella nostra alimentazione. Quindi attenzione anche alle etichette delle acque minerali.
Nonostante le conclusioni a cui sono giunti, i ricercatori americani ci vanno però con i piedi di piombo. Secondo la dottoressa Julie Lin, dell’American Society of Nephrology, che ha coordinato le due indagini, sono infatti necessari ulteriori studi per approfondire queste correlazioni. Ma un dato è però indubbio, continua l’esperta: i due studi evidenziano chiaramente come “l’assunzione di maggiore sodio e bibite edulcorate danneggiano le funzioni renali”.
Occhio dunque al consumo di bibite light e al troppo sodio nella nostra alimentazione. Per preservare la salute è meglio infatti inserire nella nostra dieta un cucchiaino di zucchero in più e uno di sale in meno.
Rosamaria Freda